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Euroleague, follia ultrà. Scontri e cinque arresti

Nella notte tra mercoledì e giovedì la Polizia ha disposto alcuni fermi: si tratta di tre austriaci e due romanisti, sorpresi durante una scazzottata in via Palestro

Redazione

Cinque arresti per rissa e un massiccio sequestro di bombe carta e fumogeni. I timori, alla vigilia della gara di Europa League tra Roma e Austria Vienna e alla notizia dello sbarco di duemila ultras austriaci, erano fondati. A far squillare l’allarme i precedenti in campo europeo della tifoseria del Vienna (violenti scontri a Parma e invasione di campo col Bilbao) e il gemellaggio tra il gruppo di estrema destra Ultrà Violence e una parte del tifo laziale.

Nella notte tra mercoledì e giovedì la Polizia ha disposto tre fermi: si tratta di tre austriaci e due romanisti, sorpresi durante una scazzottata in via Palestro nella zona di Castro Pretorio che avrebbe coinvolto anche altri tifosi. Ad uno degli austriaci è stato contestato pure il reato di lesioni a pubblico ufficiale.

Ieri mattina in autostrada, invece, è stato fermato un autobus di 50 tifosi viennesi considerati a rischio dopo che questi avevano commesso furti e danneggiamenti presso un’area di servizio di Fabro. I 50 sono poi stati portati al centro di foto-segnalamento di via Patini per accertamenti e ad alcuni di loro è stato vietato l’ingresso all’Olimpico.

Nel corso dei controlli sono state sequestrate bombe carta e fumogeni nonché uno striscione con su scritto “Uefa Mafia” a firma Ultrà Violence e alcuni adesivi con simboli nazisti. Qualche ora dopo nel corso di controlli nell’area di piazza di Spagna, dove non erano consentiti assembramenti di tifosi molesti e la presenza di persone in stato di ubriachezza o in possesso di bevande alcoliche, sono stati allontanati alcuni gruppi di austriaci che hanno trovato comunque il modo di rimediare alcolici.

Dopo due anni dalla devastazione della Barcaccia e del centro storico da parte degli ultrà del Feyenoord quindi nella capitale è tornato l’incubo hooligans anche se stavolta il bilancio è stato decisamente meno traumatico.

(F.Balzani)