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Spalletti: “Nessun caos dopo Bergamo”, Nainggolan: “Voglio rimanere a Roma” – AUDIO – FOTO – VIDEO

Il tecnico alla vigilia della gara col Viktoria Plzen: "A volte abbiamo ricadute che paghiamo a carissimo prezzo. Dobbiamo toglierci il vizietto. Putiferio dopo l'ultima partita? Bugie". Il belga: "Dobbiamo trovare continuità. Ci mancano i tifosi"

Redazione

DA TRIGORIA, il nostro inviato - Domani sera l'impegno di Europa League contro il Viktoria Plzen, oggi la conferenza stampa di presentazione al match. Alle 14 Luciano Spalletti e Radja Nainggolan hanno risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa di Trigoria.

Queste le parole di Spalletti:

Bollettino medico: "Vermaelen ieri ha fatto il primo allenamento con il gruppo, è andato bene. Risultato positivo, siamo molto soddisfatti. Florenzi, Nura e Mario Rui proseguono con il protocollo previsto. Totti ha un risentimento articolare all'anca destra. Nell'allenamento di oggi verranno aumentati i carichi, però verrà fatto qualcosa da solo per lui. Non si allenerà con la squadra, poi valuteremo le risposte. Su di lui non so dirvi se sarà convocato o no, valuteremo bene il lavoro fatto nella giornata odierna".

Come ha trovato la squadra dopo la partita di Bergamo?

La squadra l’ho trovata molto dispiaciuta e amareggiata per quel risultato lì, però in questo caso vorrei tranquillizzare i nostri tifosi: non c’è stato nessun caos dopo la sconfitta di Bergamo. E' chiaro che c'è stata una brutta sconfitta dove la squadra ha fatto vedere di non aver perso questo vizietto, e che c’è da lavorare in maniera seria e profonda per mettere a posto questa difficoltà che ogni tanto ci capita. La scorsa settimana si parlava di contratti, ma bisognerebbe parlare invece di quello che dev'essere l'impegno per sistemare alcune cose che ancora evidenziamo che non vanno bene. Ci sono piccole ricadute che a volte paghiamo a carissimo prezzo come l'ultima sconfitta, ma dentro la squadra c’è assoluta disponibilità e attenzione per quanto riguarda il futuro della Roma, la voglia di far bene le cose per la Roma e soprattutto per i nostri tifosi.

Domani sarà una gara importante, come ha detto lei spesso sarà fondamentale per determinare il futuro della squadra giallorossa. La Roma ci arriva da prima in classifica e potrebbe chiudere qui il discorso qualificazione, mentre il Victoria da ultima nel girone. Quale insidie può portare questa gara?


Quando si gioca una partita di calcio le insidie ci sono sempre, perché poi si sa che gli episodi possono determinare o possono far prendere una direzione alla partita che non era nei piani e non era considerata. Però poi una squadra come la nostra, che ormai ha già pagato qualcosa in funzione di queste cattive attenzioni, deve volere quando si può. Noi adesso possiamo ambire alla possibilità di qualificazione nella gara di domani sera, per cui la dobbiamo sfruttare. Si dice che al tempo non c'è retromarcia ed è la verità. A noi capita questa situazione domani sera e dovremo essere pronti a portarla a casa, e loro lo sanno.

Alla luce anche degli ultimi risultati e del distacco in classifica dalla Juve, l'Europa League ha preso maggiore importanza? E' diventato quasi un obiettivo primario all'altezza del campionato?

Sono tutti importanti gli obiettivi, sono tutte importanti le partite. I successi vengono determinati da una serie di vittorie e prestazioni dentro molte partite. Questa è una partita di quelle che noi dobbiamo assolutamente vincere e tentare assolutamente di vincere. Ma lo era anche quella di domenica, perché non cambia niente. Abbiamo perso 3 punti importanti in classifica verso le nostre avversarie, e non riguarda poi soltanto una squadra, ma anche tutte le altre che sono insieme a noi. Ma finisce lì. E' una partita, ci dispiace, andiamo a lavorare in profondità sugli errori commessi, vogliamo risalire il prima possibile e le possibilità e il tempo è ancora tutto lì davanti. Quindi si lavora in maniera tranquilla e serena per riuscire ad avere il meglio.

In questo momento Strootman ha più bisogno di giocare o va dosato? Deve riposare per recuperare il massimo della forma?

Vanno bene un po’ entrambe le cose, dipende quello che è il pensiero anche del ragazzo. Dipende come sta fisicamente e come si sente mentalmente. Domani secondo me è una partita che lui potrà giocare. Quindi lo valuterò tranquillamente, ma è uno che considero dentro la partita. In questi momenti qui bisogna fare un po’ di valutazioni, poi a volte sono in una direzione e a volte sono in una direzione opposta, dipende un po’ dal suo rendimento. Però è chiaro che lui ha bisogno di tempo per raggiungere la forma migliore, ma questo è normale, lo sapevamo e lo sapevate anche voi. Ho letto che c’era da aspettarsi che non fosse subito lo Strootman che conosciamo, è una cosa assolutamente normale. Io domenica l’ho visto a volte un po’ lento nel pensiero e nell'anticipazione delle cose, ma muscolarmente ha fatto un lavoro eccezionale. Come corsa è quello che ha fatto più di tutti, ha fatto più strada di tutti dentro la partita. Soprattutto questo è un dato da tenere in considerazione, perché se uno non fa metri è chiaro che sulla palla non ci arriva, se fa metri e qualche volta la legge in maniera sbagliata poi quello è facile da invertire. E' più difficile fare 13 chilometri di corsa se ne fai 7.

E' ancora convinto che si può riprendere la Juventus?

Io sono convinto di fare sempre il massimo di quello che ho davanti. Se uno dice che la Juventus è più forte, è uno che non crede alla propria squadra e alla società e fin qui abbiamo risposto tante volte. Noi si tenta di vincere tutte le partite, si tenta di raggiungere il massimo finché non ci sarà la matematica che te lo vieta.Quindi guardiamo avanti, vogliamo migliorare e vogliamo perdere questo vizietto.Radja nel descrivere la partita ha detto bene: se vai a vedere infondo noi abbiamo perso da una squadra che nel secondo tempo sotto l'aspetto dell'aggressività ci è stata superiore, però poi hanno fatto gol su una carambola e su un rigore evitabilissimo.C'è anche il palo da metterci. Allora se si vanno a valutare le singole situazioni, si vede che poi così netta la sconfitta non è stata. Si poteva ricevere anche di più da questa partita per quello che si è creato, anche nel secondo tempo dove abbiamo tirato poco in porta, perché il tiro in porta è evidente. Ma ci sono capitate un paio di situazioni che erano facili da poter portare al termine della conclusione ed invece non è successo, però poi se poi c’è un’inversione di tendenza così com'è successo, è chiaro che poi si fanno vedere dei limiti e ci si ricade. Non c’è altro da fare se non lavorare e andare a ricreare un’attenzione verso quegli errori lì e soprattutto ad avere la disponibilità della squadra per creare un attenzione, perché la squadra deve riconoscere che quel limite si può superare, bisogna metterci la testa e lavorarlo più in profondità da calciatori professionisti come di solito si fa in questo lavoro. Però noi guardiamo al massimo.

Che partita si aspetta domani? Che avversario è il Viktoria Plzen? In campionato è primo però nel girone sta facendo tanta fatica.

Sarà una partita da sudare, da lottare perché hanno cambiato alcune cose a livello tattico. Ora giocano con un centrocampista, con un Nainggolan in più dentro la punta, mentre prima giocavano con un trequartista e una seconda punta. Hanno messo una prima punta fisica che è anche veloce, sparano spesso su di lui e vanno subito a suo sostegno. E' forte sia fisicamente che dal punto di vista della palla lanciata. Stanno bene. Io mi auguro che loro credano alle parole che ci siamo detti: la partita c'è da sudarla, la partita non ci viene messa a disposizione se non siamo noi che ce l'andiamo a prendere. Voglio che facciano in questa maniera qui.

Lei ha riposto che l'obiettivo è quello di vincere sempre. Però fisiologicamente con il passare delle giornate nello sport si pongono degli obiettivi. Non è ancora arrivato quel momento perché le palle sono tutte in movimento e quindi è ancora difficile stabilire quale sarà, o lei ha una deadline da cui si tracciano gli obiettivi?

No, sono in movimento sia le palle che le persone. Se non muovi la persona, le palle stanno ferme. Per cui siamo tutte e due in movimento. Cosa dovrei fare per quello che dici tu? Dovrei dire adesso non pensiamo più? Qual è la diversificazione che ci potrebbe venire utile? In campionato non si prova più a fare cosa? O si lascia da parte l’Europa League? Qual è il modo diverso di andargli davanti e di chiedergli delle risposte? Quando vai davanti a loro, o ci vai sapendo quello che dici o è meglio che tu non ci vada. Questo te lo consiglio. Cosa dovrei rispondere di diverso? Non lo so. Chiaramente fino ad ora dico che voglio il massimo ovvero la Juventus, però poi perdi delle partite mentre loro continuano a vincere con il minimo sforzo, facendo vedere un’autorità e una forza mentale e fisica. Nell'episodio portano via sempre il massimo, mentre noi, come evidenziava prima Radja, le palle che sono capitate a noi nel primo a loro non sono capitate nemmeno nel secondo tempo. Bisogna essere obiettivi, poi loro hanno vinto più contrasti. Poi se noi avessimo fatto quello che dovevamo fare, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso. Però poi il discorso è quello di avere sempre la voglia di riparare e rimbalzare su tutti i punti di contatto. Ora siamo in contatto con questa sconfitta che ci fa male, ci brucia e ci disturba, cerchiamo di trasferirla sulle prossime partite che ci saranno davanti. Io non faccio una formazione pensando che a una partita io ci tengo meno, anche perché ho a disposizione giocatori che sono forti e ho fatto giocare di meno, per cui sarebbero delle notizie da dargli che ti fanno saltare per aria gli obiettivi e i pensieri da fare professionalmente nel contatto con un gruppo di persone.

Immagino che tutti gli allenatori di Serie A dicano "Voglio vincere tutte le partite".

Non è che lo dice, è la verità. Dicendo così noi diciamo la verità. Te dicendo, se l'hai detto, che c'è stato un putiferio nella riunione hai detto una bugia. Si sussurra, si mormora. Il fatto è questo: bisogna dire delle cose e ora hanno perso, sono in difficoltà ora. Bisogna andare forte ora che hanno perso, dandogli il doppio delle difficoltà. Mettiamogli anche questo carico qui. Se no non si capisce come si possa tirar fuori una cosa così totalmente inventata. Totalmente inventata. E' così, non è successo nulla.

Si è parlato molto della difficoltà della Roma nel vincere le partite sporche. Problema delle caratteristiche dei giocatori o di mentalità? Da cosa dipende questa difficoltà?

In lui (Nainggolan, ndR) si percepisce questa disponibilità di lotta, se vai a fare la lotta ti brucia in quella che è la sua qualità. Se vai a fare tecnica con un giocatore tecnico fa altrettanto. Noi abbiamo più qualità nella tecnica, nella velocità e nell’estro e si perdono un po’ le altre caratteristiche. Se siamo bravi a portare la partita dentro le nostre qualità si evidenziano di più, altrimenti è meno facile che si riesca a mettere in evidenza quelle che sono le nostre caratteristiche. L’anno scorso dicevo sempre che bisogna comandare la partita, ripetendolo all'infinito perché secondo me nella gestione della palla loro diventavano veramente bravi. C'era veramente l'estro. È quello che si vede spesso anche quest’anno. Sono stati fatti tanti gol, ci sono dei numeri, sono state fatte tante giocate in velocità perché si riesce a far quello. Quando non si va in quel campo lì si ha un po’ più di fatica, perché la maggior parte dei giocatori ha più queste caratteristiche.

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Queste le parole di Nainggolan:

Come si reagisce da una sconfitta come quella con l'Atalanta?


Penso che dobbiamo fare la stessa cosa che abbiamo fatto dopo la partita di Torino, perché lì abbiamo reagito bene. Poi dovremo avere sicuramente più continuità perché è tutto corto adesso, ora ci concentriamo su domani e poi dopo si penserà di nuovo al campionato.

In Belgio il tuo c.t. dice che c’è qualcuno che fa meglio di te in nazionale e che merita di giocare più di te. C'è qualche problema personale con l’allenatore o c’è una diversa valutazione e basta?

Lui dice che non mi vede bene, ha fatto le sue scelte. Io sicuramente ero un po’ deluso, ma penso che sia normale perché la nazionale è sempre un obiettivo. Ho lavorato comunque bene qua, ho migliorato un po’ a livello fisico, e quindi da una parte sono anche un po’ contento di essere rimasto qua. Però le scelte di un allenatore bisogna accettarle e basta. Io sicuramente spero di esserci nuovamente per la prossima volta, dipenderà solo da come faccio io.

Si parla da mesi di un adeguamento di contratto che tarda ad arrivare. C'è una trattativa di rinnovo? E a che punto è? Le voci che stanno circolando su questo rinnovo influenzano il tuo rendimento in campo?

Io con la società sono in buona sintonia. Ci siamo parlati in estate, io ho fatto la scelta di rimanere qua e quindi ora sono contento di stare qua. Io voglio rimanere qui, perché altrimenti avrei fatto altre scelte prima e penso che in quattro mesi cambierà poco. Io non sto parlando con la società di quello di cui abbiamo già discusso un paio di mesi fa, ma in questo momento sono sereno e tranquillo, e la stessa cosa vale per loro.

Lo scivolone di Bergamo rientra in un processo di maturazione della squadra?

Tutti noi prima della partita sapevamo che sarebbe stata difficile. Comunque parliamo sempre di episodi, perché se poi si va a vedere il primo tempo comunque le occasioni le abbiamo avute e lo abbiamo dimostrato anche altre volte. Anche a Empoli abbiamo avuto tante occasioni, ma se non fai gol le partite non le vinci. Quindi forse l’1-0 ci stava un po’ stretto, poi anche l'avversario stava in un buon momento. Noi sicuramente non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma alla fine bisogna anche dire che sono stati bravi loro e noi un pochino meno bravi. Adesso tocca a noi far vedere che è solo un passo falso e che non cominceremo ad avere più risultati negativi e che cercheremo di avere tutti risultati positivi.

Cosa è successo a Bergamo con Domenichini quando hai lasciato il campo?

Nainggolan: "Tatticamente non c’era niente da dire. Mi è dispiaciuto che sia stata scritta una storia totalmente inventata per quanto successo. Poi quello che è successo riguarda solo noi dentro lo spogliatoio, perché a volte si scrivono troppo velocemente delle cose che magari sono completamente al contrario, tutto qui".

Risponde anche Spalletti: “E’ stato un episodio tattico per quanto riguarda la punizione, non è un episodio che riguarda la partita. Lui ne ha parlato in modo normale, ci sono delle sostituzioni in cui si può invertire quella che può essere la posizione e si dice di andare più vicino alla palla. Cose anche banali per quello che è il fine che ci poteva capitare.Poi è chiaro che se quello che è a bordo campo racconta una cosa sbagliata, c’è la volontà di creare il doppio delle difficoltà raccontando bugie. Di questo si è trattato, e si sa che le bugie hanno le gambe corte. O per lo meno, la doppia cattiveria si brucia in metà tempo. Poi non ti rimane niente da dire, perché le spari tutte e ti rimane poco. A noi va bene così, vogliamo passare sopra questo risultato e quello che è capitato nel secondo tempo, anche se c'era già ricapitato.Ma noi lavoreremo anche quando ci ricapiterà, per ripassarci sopra e per rimettere a posto, e per migliorare di volta in volta gli errori. È una bugia totale anche quello che è stato detto il giorno dopo sulla riunione, però non è il tempo di parlarne prima di una partita internazionale.Le brutte figure ce le fate fare anche a livello internazionale, ma parliamone sabato.Cominciamo a fare nome e cognome e parliamo di quello che uno dice e di quello che uno non dice. Cherubini ha detto una cosa sbagliata di quello che è successo in campo mentre usciva Nainggolan, per cui bisogna approfondire quello che ha detto e sentire anche gli altri. Quando c’è il topo che riporta delle cose, la prima domanda è perché le dice? Perché ha dei vantaggi propri, e sicuramente queste cose non le ha riportate né lui né Manolas. Fazio sta zitto, non lo vedo mai citato sui giornali, è un giocatore perfetto e ovviamente a voi non interessa. Fazio è un giocatore di cui in questo momento non si può fare a meno per la precisione e per la perfezione che ha. Fazio merita un articolo sul giornale se non sapete che scrivere.

Cosa manca all'ambiente e alla società Roma per diventare grande?

Spalletti: "Io eviterei l'ambiente, sta attento all'ambiente".

Nainggolan: "Sicuramente quello che ci manca in questo momento è il supporto del pubblico, il nostro stadio. E' difficile, senti le difficoltà, i fischi. In questo momento è soprattutto quello che ci manca. Bisogna evitare anche di sbagliare le partite ogni tanto. Se pensi a quello che si è perso per strada ti viene comunque un sentimento doloroso perché pensi che potevi raccogliere molto di più. Però purtroppo non si possono cambiare le cose che hai fatto prima".

Dopo la conferenza stampa, Luciano Spalletti è intervenuto anche ai microfoni di Roma TV. Queste le sue parole:

"Dobbiamo riuscire a invertire subito la tendenza e i pensieri di chi ci guarda in base alla sconfitta di Bergamo. I ragazzi sono dispiaciuti e vogliono subito rimettere a posto le cose".

Ha visto la squadra pronta a reagire?

La squadra è prontissima a reagire. Ieri ha fatto un bellissimo allenamento, come li abbiamo fatti la scorsa settimana. Ogni tanto ci succede di ritrovarci in questo vizietto che abbiamo, di abbassare la lotta. Probabilmente non fa parte delle qualità dei nostri calciatori. Se noi siamo bravi a portare le partite sulle nostre qualità, diventiamo imprendibili e fortissimi.

(Trascrizione a cura di Melania Giovannetti)