Totti, c’è il dietrofront: troppe assenze, stop al corso da allenatore

Francesco Totti non allenerà, almeno per il momento. A meno di 4 mesi dall’addio al calcio giocato, lo storico capitano della Roma aveva deciso di intraprendere il corso per allenatore di base Uefa B. Dopo l’annuncio di fine agosto, il 18 settembre la prima giornata di “scuola” per tutti i 46 partecipanti del corso. Che, per l’occasione, si tiene a Trigoria per evitare bagni di folla. Alla seconda settimana, però, Totti ha deciso di sospendere la sua partecipazione.

TROPPI IMPEGNI, TROPPE ASSENZE - Sette le settimane di corso in programma, 4 ore al giorno per 6 giorni. A settimane alterne: una sì, una no. Ieri Totti non si è presentato a Trigoria per prendere parte alle lezioni, e anche durante la prima settimana ha saltato diverse ore. Il suo registro delle presenze recita: 2 ore il primo giorno, 2 venerdì 22 settembre, una il sabato successivo. Zero da martedì a giovedì, zero ieri. Cinque ore di presenza su 28 totali. Troppi gli impegni di rappresentanza, altrettanti quelli che lo portano in giro per l’Italia da neo-dirigente giallorosso. Difficile coniugare tutto. Anche perché il regolamento è chiaro: “Il Settore Tecnico potrà autorizzare, per ogni allievo, un numero di ore per assenze giustificate, pari al 10% delle ore complessive di lezione, pena l’esclusione dagli esami finali”. E quel 10% delle ore totali è stato superato, avendo Totti già saltato 23 ore. Eppure sullo stesso regolamento c’è una postilla: “Casi straordinari saranno esaminati direttamente dal Settore Tecnico che deciderà a suo insindacabile giudizio”. Casi straordinari, e Totti non può non esserlo. Ad ora, però, la decisione sembra presa: Francesco ha deciso di fare un passo indietro e rimandare a data da destinarsi il corso da allenatore. La porta della panchina non è stata chiusa definitivamente, c’è sempre la possibilità di partecipare direttamente al Supercorso di Coverciano, quello che permette di allenare in tutte le categorie. Ma non ora. Ora Totti vuole concentrarsi sul suo nuovo ruolo da dirigente, poi chissà.