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Stadio, Montuori: “Lavoriamo con la Regione per rispettare deadline e non ricominciare l’iter”

L'assessore all'urbanistica: "Sempre nel provvedimento sarà esplicitato il termine entro cui gli uffici dovranno elaborare la nuova delibera. La deadline è fissata al 30 giugno"

Redazione

Luca Montuori, assessore all'Urbanistica di Roma, in una nota, come riportato da Italpres, è tornato a parlare del progetto per il nuovo stadio della Roma che sorgerà a Tor di Valle. Queste le sue parole:

I proponenti hanno presentato la proposta di variazione del precedente progetto sullo stadio di Tor di Valle rispetto agli indirizzi che abbiamo dato come Amministrazione: dalla riduzione delle cubature all’eliminazione delle tre torri fino alla realizzazione di edifici con alti standard energetici e basso impatto ambientale, e tra le opere pubbliche il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l’unificazione della Via Ostiense-Via del Mare dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi e l’intervento sul Fosso di Vallerano per superare il rischio idrogeologico. Entro il 15 maggio approveremo in Giunta una memoria che servirà per costruire la nuova delibera integrativa da sottoporre all’Assemblea capitolina. La memoria conterrà il perimetro delle opere di interesse pubblico, i volumi e le tipologie costruttive. Sempre nel provvedimento sarà esplicitato il termine entro cui gli uffici dovranno elaborare la nuova delibera. La deadline è fissata al 30 giugno“.

In serata l'assessore Montuori è intervenuto a Radio Radio. Queste le sue parole:

Settimana del derby, come membro della giunta siete preoccupati?

No, speriamo sia una festa.

A che punto siamo sulla vicenda stadio?

Stiamo procedendo secondo i tempi che ci siamo dati. Il proponente ha presentato la nuova ipotesi che in parte risponde alle richieste della conferenza dei servizi e in parte alla nostra giunta. Il progetto è stato depositato qualche giorno fa, stiamo già verificando che sia tutto presente e che siano soddisfatte tutte le richieste. Credo sia completo il progetto. Ci sono degli uffici che stanno verificando che tutte le richieste siano state rispettate. Speriamo di ridefinire al più presto l'interesse pubblico.

Nel comunicato di oggi ha detto che entro il 15 maggio presenterete una memoria in Comune. Come mai questo passaggio?

Dobbiamo prendere atto che quello che era stato scritto nella delibera 48 è rispettato. Diamo mandato agli uffici di disporre la delibera. E' un passaggio chiarificatore che non allunga l'iter, per questo si parla di "memoria" e non di delibera. Siamo intenzionati ad aprire i tavoli tecnici necessari. Vogliamo mantenerci nei tempi necessari. Il mio metodo di lavoro e lavorare tutti insieme intorno ad un tavolo. Abbiamo convocato delle riunioni per parlare dei temi della mobilità e dell'ambiente e non di quelli numerici che finora sono stati predominanti.

Vi siete consultati con la Regione sulle date della deadline?

Con la Regione parliamo, non procediamo a compartimenti stagni. Faremo di tutto per essere pronti alla loro deadline. Speriamo di avere già la delibera instradata.

C'è il rischio che il procedimento ricominci da capo?

Abbiamo scelto questa procedura perché siamo convinti che il progetto che i proponenti hanno presentato ci permetta di stare nei tempi. Sull'Urbanistica tutti hanno interesse a collaborare, sul progetto ci confrontiamo senza paura. Abbiamo già organizzato provvedimenti interni, se ci saranno modifiche da fare le faremo e andremo avanti.

Chi pagherà il ponte sul Tevere?

Una delle ragioni che ci ha portato alla verifica del progetto è l'approvazione da parte del Comune della realizzazione del ponte dei Congressi. E' un'opera che serve alla città, è in una zona delicata che raccoglie diversi flussi di traffico. Questo stadio e questo quadrante sono molto complessi, che vedono flussi di gente che arrivano da Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa, Ladispoli. Poi c'è tutta la parte del mare di Roma. Si farà solo un ponte. All'inizio il ponte dei Congressi non doveva essere fatto, poi dopo diversi valutazioni abbiamo capito che questo ponte sarà sufficiente. Vorrei rassicurare tutti che abbiamo inserito nella delibera le opere previste. Il ponte pedonale, la stazione di Tor di Valle, resteranno. Saranno infrastrutture solo un po' meno ingombranti. La viabilità sarà migliorata nel tratto che va da Raccordo al nodo Marconi.

Prima pietra quando?

Non posso impegnarmi su questo, spero il prima possibile. Sono un architetto, i cantieri per me vanno aperti, a patto che rispettino la città. Ci stiamo muovendo in questo spirito, se tutti guardiamo a questa fase con fiducia, la prima pietra arriverà rapidamente.

Con Berdini la dialettica non era così conciliante. Adesso c'è una visione più vicina allo stadio?

Io non ho intenzione di parlare dell'operato di Berdini. Quando sono arrivato io si è dato un'indirizzo politico chiaro. Nella giunta lavoriamo con armonia su quest'indirizzo, con incontri ravvicinati, al tavolo con l'assessore Meleo. Mi trovo bene in questo team di lavoro.