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Stadio Roma, Civita: “Per la Regione dissenso costruttivo. Aspettiamo delibera e variante” – VIDEO – FOTO

L’assessore ai Trasporti della Regione Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: "La conferenza dei servizi ha aperto i propri lavori leggendo una lettera che la sindaca Raggi ha mandato ieri a Nicola Zingaretti"

Jacopo Aliprandi

A margine della conferenza dei servizi che si è svolta questa mattina in Regione, l’assessore ai Trasporti della Regione Lazio Michele Civita ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti.

La proroga non c'è stata?

No. Ho acquisito le informazioni per come è andata la conferenza dei servizi. In primo luogo è stata rigettata la sospensiva del proponente perché in precedenza era già stata data una sospensiva richiesta da Roma Capitale. E l'articolo che disciplina prevede che si può dare una sola sospensiva per un massimo di trenta giorni e questo era accaduto. Nè il Comune di Roma nè la Città Metropolitana hanno fatto propria la proposta della sospensiva. La conferenza dei servizi ha aperto i propri lavori leggendo una lettera che la sindaca Raggi ha mandato ieri a Nicola Zingaretti, informando la conferenza che la sindaca aveva espresso un indirizzo per la sospensiva spiegando che il parere reso dal Comune non era finale. Nel corso del mese successivo avrebbe il Comune dato il parere finale. Invece la conferenza ha acquisito tutti i pareri, il rappresentante unico del Comune di Roma ha confermato formalmente il parere espresso in precedenza non favorevole così come la Città Metropolitana ha confermato il parere di dissenso motivato. Sono terminati quindi i lavori della conferenza dei servizi, la Regione ha differito il termine della propria determinazione, che ha spostato entro i termini della procedura che la legge prevede, cioè entro 180 giorni. L’ha differito entro il 5 aprile dando la possibilità alle amministrazioni di chiarire la portata delle dichiarazioni espresse e anche di formulare risposte alle condizioni e prescrizioni contenuti nei vari pareri. La richiesta che abbiamo fatto alle amministrazioni è di far pervenire alla conferenza dei servizi entro il 30 marzo tutti questi materiali, per avere il tempo per poterli valutare e determinare il parere dell’autorità precedente. In particolare la Regione Lazio ha chiesto al comune di Roma di definire entro il 30 marzo il procedimento avviato di verifica e di ridefinizione del progetto presentato per la dichiarazione dell’interesse pubblico. La procedura è stata avviata con data del 27 di febbraio alla durata di tempo 30 giorni. Quindi si concluderà a fine marzo e auspichiamo di avere una parola chiara su questa procedura di verifica e ridefinizione dell’interesse pubblico per il progetto definitivo presentato. Non c’è nessun nuovo progetto, perché se emergeranno queste novità saranno valutate da tutte le amministrazioni. È emerso che c’è questa procedura che il comune di Roma ha avviato a seguito dell’accordo che conosciamo, di verifica dell’interesse pubblico sul progetto definitivo. Auspichiamo che entro la fine di marzo ci sia una chiusura e un orientamento certo con atti su cui tutte le amministrazioni faranno le valutazioni”.

La conferenza dei servizi può dirsi esaurita?

Dovete tener presente che la conferenza dei servizi è una modalità organizzativa verso la quale lavora la pubblica amministrazione. Ha durata 90 giorni e può sospendere i propri lavori per un massimo di 30 giorni mentre la procedura di valutazione legata alla legge sugli stadi è di 180 giorni, quindi va oltre. Noi entro il 5 aprile stiamo dentro i tempi che la legge prevede per la valutazione dei progetti.

C’è stato il parere favorevole della Regione?

Ha espresso un parere di dissenso costruttivo, su questo parere manca sia la procedura di vincolo oltre al fatto che manca il quadro programmatico cioè la variante urbanistica. Un dissenso costruttivo basato su questi aspetti.

Vi aspettate la variante oltre il 30?

Ci aspettiamo che si concluda il processo avviato dal comune di Roma in data 27 febbraio, di verifica e eventuale ridefinizione del pubblico interesse sul progetto dello stadio. Verificheremo la qualità del progetto come lo faranno le amministrazioni, noi ci aspettiamo una parola chiara sul progetto e sull’interesse pubblico dato sul progetto definitivo.

Cosa succede se il Comune non riesce entro la data a produrre tutti i documenti da presentare?

Sono 7 mesi che lavoriamo e che il lavoro avviato dalla Regione è stato richiesto dal Comune, il progetto è stato trasmesso dal Comune alla Regione che ha dovuto indire la conferenza dei servizi per la valutazione. Tutto ciò è successo a settembre dell’anno scorso, prima si è dato tempo alle amministrazioni per acquisire documentazioni da parte del proponente. La prima riunione si è svolta il 3 novembre e poi sono ormai 6-7 mesi che si sta lavorando al progetto, auspichiamo che ci siano parole chiare tenendo presente che la data del 30 marzo è la data successiva alla chiusura che il comune ha chiesto al proponente per la verifica del pubblico interesse.

Non è stata presa visione del nuovo progetto della settimana scorsa?

No non c’è nessun nuovo progetto anche perché queste novità saranno valutate da tutte le amministrazioni. È emerso che il Comune di Roma ha valutato questa procedura a seguito dell’accordo che conosciamo tutti di verifica dell’interesse pubblico sul progetto definitivo. Auspichiamo che entro la fine di marzo ci sia la chiusura di questo procedimento quindi un orientamento certo con atti su cui tutte le amministrazioni faranno le valutazioni.