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Stadio della Roma, approvato il progetto definitivo. Civita: “Prescrizioni sulla mobilità”

Da via Giorgione è arrivato l'ok alla costruzione dell'impianto, ma nel rispetto di alcune modifiche

Luca Benincasa Stagni

E venne il giorno. La Roma si gioca il futuro, in campo contro il Qarabag per il passaggio agli ottavi di Champions, e fuori. La conferenza dei servizi per lo stadio è arrivata al suo ultimo atto, stavolta davvero. Ieri la prima delle due sedute definitive, nella quale non ci sono stati colpi di scena in negativo. Oggi alle 15.30 sono riprese le discussioni e si sono chiuse intorno alle 20. La notizia tanto attesa è arrivata: c'è l'ok definitivo sul progetto di Tor di Valle.

Da via Giorgione il nostro inviato Luca Benincasa Stagni

CRONACA LIVE

Ore 20.00: Al termine della conferenza stampa sono arrivate le parole dell'assessore della Regione Michele Civita:

"La conferenza dei servizi, visti i pareri espressi da tutti gli enti presenti, ha approvato il progetto definitivo con prescrizioni, osservazioni e raccomandazioni, e adottato la variante. Ora la variante andrà in Comune e poi tornerà in Regione con la convenzione, lo strumento con cui il Comune disciplina il rapporto con il proponente nelle fasi di realizzazione. Si è chiusa una fase lunga, ringrazio la Regione che con serietà ha svolto un lavoro complesso e difficile, e ha dato possibilità a tutti di visionare il progetto e intervenire. Lavoro complesso anche perché spesso ci sono stati pareri contraddittori e posizioni che hanno determinato cambiamenti di parere. Le prescrizioni, avanzate dalle vari amministrazioni, riguardano in particolare viabilità e mobilità privata. La conferenza dei servizi ha poi preso atto delle posizioni maggioritarie espresse, ma tenendo conto di tutto, per esempio la Regione ha ribadito la necessità di inserire ad esempio nella variante un nuovo collegamento e valutare la realizzazione del ponte di Traiano, per aumentare la sicurezza e ragioni precauzionali"

Che nodi restano? Cosa chiedono le prescrizioni?

Dato che il Comune aveva previsto nella delibera che il 50% delle persone che vanno in quell’area e dei tifosi che raggiungono lo stadio deve arrivarci con la mobilità pubblica, c'è bisogno di lavori infrastrutturali sulla Roma-Lido che sono obbligatoriamente a carico di Comune e proponente. La Regione conferma l'intervento di modernizzazione della linea. I finanziamenti li abbiamo. Sono lavori a beneficio di tutti i cittadini e anche dei tifosi che utilizzeranno la linea. Il Comune è impegnato in modo obbligatorio a realizzare le opere, come è scritto nella delibera, sia sulle stazioni che sui tronchini. Ci sono varie prescrizioni poi avanzate dalle amministrazioni su svincoli e altre prescrizioni di varia natura, che diventeranno di dominio pubblico quando uscirà il verbale. E' un lavoro importante che dà alla nostra città un progetto migliorato. Permette alla città di dare una risposta positiva ad un'iniziativa privata che vuole realizzare uno stadio. Sarà un valore aggiunto per la squadra di calcio. Oggi termina una parte del lavoro, non tutto. Sulla parte che resta concentreremo la nostra attenzione, è un aspetto importante affinché tutto venga realizzato nell'interesse dei cittadini.

Il ponte di Traiano verrà finanziato dal Ministero?

Non lo decide la conferenza. La Regione ha preso atto del parere degli enti, che precedentemente avevano posto il problema di questo collegamento. Noi restiamo della stessa idea, è importante avere un altro ponte. Questa osservazione la manderemo al Comune e poi loro verificheranno se ci sono risorse e dove trovarle.

Vi siete dati delle tempistiche?

Questo iter prevede una delibera della giunta regionale. Abbiamo svolto un lavoro serrato e trasparente con 20 giorni d'anticipo, dando tempi certi. Il progetto era già stato analizzato in passato, nell'altra conferenza. Oggi la chiudiamo, ora sta nelle mani del Comune e degli altri enti, inviarci il progetto integrato delle prescrizioni e nelle mani del Comune nell'approvazione della delibera di variante e della convenzione, due aspetti importanti che il consiglio comunale dovrà approvare. Sui tempi decideranno loro, noi abbiamo fatto il nostro dando un segnale importante a chi vuole investire in questa città, facendo sapere che ci sono istituzioni che lavorano per i cittadini con tempi ragionevoli. 

Ore 19.35: C'E' IL Sì PER LO STADIO DELLA ROMA: APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO CON PRESCRIZIONI

Ore 18.10: Piccolo giallo sui social, dopo il "sì" annunciato dal sindaco Raggi con un post, poi invece cancellato. Questo il messaggio, eliminato probabilmente per attendere la fine della conferenza dei servizi: "Grande risultato per la città. Ok a progetto innovativo e moderno: meno cemento e più verde. Impulso per nuovi posti di lavoro".

Ore 16.15: Il Codacons ha avanzato richiesta di rigettare il progetto. Questa la nota pubblicata:

"Siamo favorevoli alla costruzione dello Stadio e non è certo in discussione l'utilità dell'opera pubblica da anni attesa dai romani. Riteniamo però che lo Stadio non si possa realizzare a tutti i costi, anche in presenza di elementi e condizioni che danneggiano la collettività. Questa operazione lascia molteplici e legittimi dubbi, sia di tipo etico che contabile. Infatti, non si comprendono le ragioni per cui si debba realizzare con soldi pubblici un'opera a completo beneficio di un'attività commerciale di una società, peraltro, quotata in borsa. Si apprende che il Mit starebbe valutando la possibilità di finanziare la nuova infrastruttura (del Ponte di Traiano) con fondi Cipe e, da notizie di stampa, emerge anche l'ipotesi di un emendamento-lampo alla legge di Stabilità. Dunque, un'opera interamente privata (comprensiva di un centro commerciale) finanziata da fondi pubblici che potrebbe dare il via ad una serie di richieste future di privati di ottenere finanziamenti per la propria opera mediante soldi pubblici, dato il precedente dello Stadio della Roma. Inoltre, resta aperto anche un ulteriore altro problema, di non poco conto: le tempistiche di realizzazione dello stadio e le tempistiche di realizzazione delle opere. Infatti, allo stato attuale, si prevede che lo Stato possa essere realizzato già entro settembre 2019, con contestuale apertura, mentre il potenziamento della ferrovia Roma-Lido con rifacimento della stazione di Tor di sarà realizzato in maniera indipendente dalla costruzione dello stadio e, altrettanto indipendenti saranno la costruzione del Ponte dei Congressi (attualmente, dopo 17 anni, ancora in fase autorizzativa il che, ovviamente, non lascia ben sperare) e la costruzione del Ponte di Traiano. Infine, non v'è traccia di una evidente fase istruttoria che colleghi l'impianto sportivo e la viabilità volta ad accertare i fatti e ad acquisire gli interessi, pubblici e privati, oggetto di valutazione da parte della P.A. ai fini dell'adozione di una decisione e della relativa motivazione. Pertanto, allo stato attuale, non vi sono i presupposti per garantire neanche che la realizzazione dell'opera avvenga in concomitanza con il potenziamento e miglioramento della viabilità, il che lascia spazio a molteplici dubbi e paure in ordine alla mancanza di infrastrutture che potrebbero garantire l'incolumità dei cittadini/tifosi e l'ordine pubblico durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive".

Ore 15.30: Iniziata l'ultima seduta della conferenza dei Servizi