Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Spalletti: “Siamo forti, ora dobbiamo cominciare ad essere anche grandi” – GALLERY – AUDIO – VIDEO

Il tecnico giallorosso si fida ciecamente dei suoi uomini: "E' la squadra più forte che abbia mai allenato. Strootman e Paredes sono più forti di Pjanic"

Redazione

Archiviato il primo round della doppia sfida contro il Porto nel playoff Champions, la Roma si tuffa nel campionato. Domani, sabato 20 agosto alle 18, all'Olimpico i giallorossi apriranno ufficialmente la stagione di Serie A 2016/17 contro l'Udinese di Beppe Iachini. Rispetto al match contro i portoghesi Spalletti sembra orientato ad effettuare un paio di cambi di formazione, con il possibile inserimento di Szczesny e Paredes. A poco più di 24 ore dal fischio d'inizio dell'arbitro Di Bello, il tecnico giallorosso ha presentato la partita con l'Udinese nella consueta conferenza stampa della vigilia.Forzaroma.info ha seguito live le parole del mister di Certaldo con la diretta scritta.

Spalletti elenca gli indisponibili: "Torosidis (coscia destra), Florenzi (polpaccio destro), Seck invece sarà a disposizione da oggi. Ruediger, Nura e Mario Rui continuano il percorso di riabilitazione".

Quanto può pesare il match col Porto?

"Non credo sia un peso, ne siamo usciti bene. C'era magari qualche dubbio in noi, ma col Porto il comportamento è stato corretto. La squadra è pronta, se ne subisce quindi una spinta in positivo di sicurezza della nostra forza".

Le insidie del match di domani.

"Loro hanno cambiato poco. Hanno un'ottima società, chiariscono subito le loro intenzioni, prendono giovani fenomeni, ne hanno tantissimi. Possono cambiare formazione, hanno un target preciso con forza fisica, corsa. Sarà una partita dura, ci sarà da lottare ma non hanno più Di Natale. Ha smesso e senza di lui perdono qualcosa. Aggiungerei che Iachini lo conosco bene e so quello che sa trasferire e so che sarà una squadra forte e preparata a giocare con noi. Non facciamoci ingannare dalla loro sconfitta con lo Spezia. Ho parlato con lo Spezia, mi hanno detto che all'Udinese è andato male tutto e a loro tutto bene, la sfortuna ha fatto la differenza".

Manca un giocatore a centrocampo?

"Noi abbiamo Strootman e Paredes, entrambi sono più forti di Pjanic. Noi in quel senso a centrocampo siamo a posto. Sull'aspetto della qualità c'è anche Gerson, ha buone qualità ma deve calarsi nel nostro calcio. Con l'arrivo di Peres possiamo spostare avanti Florenzi, anche a centrocampo. Siamo a posto così in quel reparto, certo che si può migliorare con un altro acquisto ma se non ci succede niente di particolare abbiamo già così le qualità che ci servono per giocare e dimostrare la nostra forza".

Sulle nuove norme per arrivare allo stadio. Si sente di fare l'ennesimo appello?

"Se si riempie lo stadio qualcuno deve parcheggiare più lontano, questo è ovvio. Due passi sotto il clima di Roma li ordinano tutti i dottori! Le cose belle della vita vanno godute, megio viverle subito e la Roma è una bella cosa, una bella realtà. Viviamo quello che è spettacolo ed è coinvolgente e la Roma è così".

Il turnover servirà più per l'aspetto fisico o per far sentire coinvolti più giocatori?

"Quattro partite ravvicinate è una bella botta sia fisica che psicologica. Qualcosa cambieremo in tutti i reparti, ma io ho una squadra forte nella totalità. Non ho una formazione forte, ma un gruppo forte che voglio usare per far vedere le loro qualità. Non faccio la formazione per far contente le persone, se vengono da me col musino per non aver giocato, non giocano neanche la partita successiva. Devono venire con le intenzioni giuste, non abbiamo fatto una rosa per aver timore di usare un giocatore perché magari non ha le qualità giuste. Non abbiamo questi problemi".

Alisson-Szczesny?

"Szcesny si è allenato poco, ma si è meritato di giocare per quello che ha fatto lo scorso anno, così come ad esempio El Shaarawy. Però devo scegliere chi è più forte al momento senza farmi influenzare dal sentimento. Non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti della Roma, ma i giocatori hanno invece il merito di averci dato la possibilità di farci giocare questo playoff Champions. Loro sono stati bravi a ribaltare le cose quando sono arrivato. Devono essere ringraziazi, poi dipende da loro se giocheranno o meno. In tutto siamo andati avanti, prima si facevano 8 km in una partita, ora se ne fanno 13. Ora si va più forte. Il portiere prima era uno solo uno, ma ora le cose sono cambiate in questo mondo nuovo. Io devo sbagliare meno possibile, ma scelgo in base a quello che loro mi indicano. Anche l'anno scorso, da quello che mi ricordo, era titolare De Sanctis, poi lo è diventato Szczesny".

Bruno Peres ha detto che non ce la fa più a vedere la Juve vincere lo scudetto. E' così impossibile lottare con i bianconeri?

"Lo abbiamo detto già tante volte. Bruno Peres oggi comincia a pedalare, poi noi le vogliamo vincere tutte e non possiamo scegliere quale vincere. Vogliamo montare sopra tutto ciò che passa, poi però c'è il confronto con Juve, Milan, Inter, Napoli, Fiorentina. Non ci siamo solo noi, Inter e Milan non sono peggio della Roma. E' un errore, una presunzione che non posso concedere. Noi siamo forti e fin da subito dobbiamo cominciare a essere anche grandi".

Cosa cambia tra Bruno Peres e Mario Rui?

"Io i giocatori li divido in difensori, centrocampisti e attaccanti. Bruno Peres ha sempre giocato da quarto di difesa, si è allenato così un mese con Mihajlovic. Il difensore lo sa fare, poi ha qualità di spinta, può giocare sia a destra che a sinistra. I destri possono giocare tutti a sinistra, viceversa è più complicato. Poi anche Emerson può giocare a destra, Juan Jesus anche ha giocato sulla fascia ed è più forte magari nella fase difensiva. Abbiamo preso Peres perché tra un mese e mezzo rientra Ruediger che può giocare anche terzino, altrimenti avremmo preso un altro tipo di esterno. Abbiamo bisogno del gruppo e io di questo gruppo mi fido moltissimo, perché è una delle formazioni più forti che io ho allenato da quando faccio questo mestiere. Ne ho avute anche altre, ma questa è forte forte".

Come sta la Roma fisicamente e come ha impostato la preparazione?

"Quello che si imposta è un inizio di lavoro, perché c'è un periodo dove si programmano le cose da fare per raggiungere un certo livello. Poi però ci sono anche le amichevoli dove voi traete le consclusioni senza pensare al programma di allenamenti. Siccome siete una voce importante e ci fa piacere anche sapere le critiche, noi dobbiamo stare attenti a quello che componiamo come lavoro e come amichevoli. Le amichevoli ti determinano altri scenari, io Florenzi e Torosidis li avrei voluti a disposizione. C'è chi magari ha un muscolo intossicato che non può essere sforzato e ne abbiamo già 2-3. Io prendo in analisi quello che è successo nell'ultima partita e dico che stiamo bene. A grandi linee, ho Mario Rui che è portoghese e gli ho fatto portare i giornali del Portogallo. Vogliamo confrontare i giornali con le pagelle loro e le vostre? Loro hanno tensione per la partita di ritorno, però c'è differenza nel trattare i propri calciatori. C'è una sola insufficienza da parte loro, qui ne leggo 5 invece, in una partita pareggiata in 10. Se faccio la conta delle occasioni, si era vinta la partita, anche per la cronostoria della partita. Ognuno poi scrive quello che vuole. Il comportamento di un nemico sincero è una qualità che apprezzo".

[fncgallery id="481233"]