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Spalletti: “La Juve ha gestito il vantaggio. Lavorare con Sabatini mi farebbe piacere” – AUDIO – VIDEO

Le parole del tecnico alla vigilia del match con i bianconeri: "L'assenza di Dzeko non dev'essere un alibi, la Roma è una squadra forte"

Redazione

La Roma si avvicina alla sfida con la Juventus con 2 obiettivi da non fallire assolutamente: evitare la festa scudetto dei bianconeri all'Olimpico, tenere il Napoli a debita distanza. Per riuscirci l'unico modo è conquistare i 3 punti, come successe l'anno scorso alla seconda giornata. A Trigoria, il tecnico Luciano Spalletti ha parlato ai giornalisti presenti in conferenza stampa.

Da Juve-Roma ad oggi le due squadre hanno fatto gli stessi punti. Che valore da a questa cosa?

Significa che tutte e due le squadre hanno lavorato seriamente cercando di dare il massimo. Nella considerazione bisogna tener conto che loro all'inizio erano davanti. Se la Juventus avesse avuto una squadra che gli avesse insidiato il primo posto sarebbe andata ancora più forte. In alcuni momenti hanno gestito in base alla differenza di punti che c'era e scelto di gestire una partita e non mettere tutta la forza che avevano. A volte questo i calciatori lo fanno involontariamente, facendosi trovare più pronti in una partita piuttosto che in un'altra, o abbassare il livello di guardia e la preparazione. Alcune partite vanno motivate in maniera completa e altre è meglio se stai zitto perché se la motivano da soli, cosa che dovrebbe accadere sempre. Alcuni atleti che hanno un'età dove c'è il rischio che vengano influenzati e succede anche a loro di abbassare il livello di guardia. E' successo anche a loro che sono bravissimi a creare il clima della partita che somiglia alla somma del carattere individuale che hanno. Si vede che loro hanno uno spirito di squadra che mettono sempre nelle partite, di un livello altissimo. Noi eravamo però dietro e quando qualcuno t'insidia la posizione forse spingi di più. Loro hanno disinnescato qualsiasi tentativo di riavvicinamento. Quando qualcuno ha tentato, loro hanno fatto vedere che era roba loro e non ci si poteva mettere mano. I punti però sono tanti, abbiamo fatto un buon lavoro.

Sarri ha detto che era più giusto giocare in contemporanea.

Nel finale di campionato per togliere qualsiasi dubbio sarebbe giusto, però anche la precedente dovevamo giocarla insieme, non solo questa. Anche quella precedente fa parte del pacchetto della partite dove stavamo a questa distanza e ci stava in ballo la posizione. Sono d'accordo, è giusto ma tutte, anche quando la scorsa ha giocato con il Cagliari in casa e noi siamo andati a Milano.

Perotti e Nainggolan ce la fanno dopo i problemi di San Siro?

E' una considerazione che va fatta in maniera profonda. Dobbiamo avere la certezza che qualcuno ce la faccia a fare tutta la partita perché non ci sono solo queste situazioni, ma ce ne sono altre dove dobbiamo essere vigili e attenti. Sono due giocatori forti, e ne fai mal volentieri a meno. Radja in condizione lo vorrei sempre a disposizione. Perotti in condizione ha il carattere giusto per queste partite. Li valuteremo nell'allenamento di oggi e lo staff medico gli starà addosso da qui all'inizio della partita.

Conte campione in Inghilterra è un orgoglio per la scuola italiana? Vincere la Premier è una consacrazione?

Sono d'accordo se ci danno i meriti anche a noi, si parla di scuola e va bene ma l'ha vinta lui la Premier, è stato bravo e forte lui. Ha ribaltato la situazione che c'era. La squadra è forte ma ha fatto funzionare la squadra al massimo, ha fatto funzionare i giocatori, ha cambiato modulo, ha dettato il suo calcio come ha spesso fatto. E' uno che dentro gli spogliatoi parla di calcio. Bravo, gli vanno dati i meriti di aver vinto in un campionato che incorona una carriera.

Cosa cambia l'assenza di Dzeko?

Ci dispiace perché lui è il nostro terminale offensivo e la squadra lo stava servendo bene e a riconoscere i suoi modi di smarcarsi più corretti per i compagni. Era il finalizzatore della Roma. La sua assenza qualcosa ci toglie, ma questa squadra ha altre possibilità che funzionano. Si vanno a rispolverare e ripartiamo per vincere la partita, senza scuse o piagnistei. Dovremo essere lucidi, nel senso che qualsiasi sforzo fisico e mentale va fatto per una cosa sola, cioè per vincere la partita perché così possiamo arrivare secondi. Dobbiamo avere la visuale libera per quell'obiettivo, senza girare la testa e senza avere nulla che ci possa offuscare la vista.

Di Totti hanno parlato tutti, anche Salvini. Qual è il suo pensiero?

Della scorsa partita abbiamo già parlato. Sui 5 minuti la valutazione può essere fatta in più modi e ho scelto di fare così. Quando ha giocato 5 minuti le opinioni non sono cambiate di chi ha guardato la gestione. Su Salvini, menomale che è contro. Sarebbe stato un problema averlo dalla mia parte. Preferirei avere dalla mia parte uno come Marc Tarabella*. Mi toglie ogni imbarazzo, lo ringrazio di aver detto così.

Oltre al fatturato, quali e quanti sono i punti di distanza con la Juventus?

Quest'anno la Juve ha fatto vedere più di ogni altra Juve, di trovarsi sempre dove voleva e aveva programmato di essere. Senza intoppi o ritardi. Un progetto con stati di avanzamento netti, dove mi sembra difficile adesso trovare qualcosa per stare al suo passo. Come ho già detto, loro hanno fatto vedere in alcuni momenti di poter far vedere anche qualcosa in più, invece involontariamente ha giocato partite dove si è permessa di gestire. La distanza per il momento c'è, ma la Roma ha lavorato bene, ha fatto il suo lavoro di squadra tentando di avvicinarsi e vedere che mondo è quello con tutte le sue forze. Non ci è riuscita perché la Juve l'ha disinnescata e per colpa dell'allenatore della Roma che ha perso qualche partita di troppo. La Roma resta forte e doveva perdere qualche partita di meno. C'è da mettere mano dando seguito ad un modo di lavorare serio e importante. Sono state fatte scelte difficili e dolorose per avere la possibilità di andare avanti e migliorare sempre, ma non vuol dire che arriverai a quel livello. Vista la situazione attuale, anche se abbiamo fatto gli stessi punti e abbiamo fatto grandi partite ora loro sono un po' avanti, al di là dei soldi che non sono la primaria importanza. Bisognerebbe vedere quanti se ne possono spendere, quanti se n'è spesi al di là di quello che la società tira sù come contributi, però vanno considerate anche altre cose. Nel calcio ora si possono prendere giocatori importanti che da qualche parte funzionano e in altre falliscono. Se sei bravo a individuarli e hai agevolazioni per portarli a casa e funzionano, ad esempio Dzeko se avessimo dato retta a quello che è successo l'anno scorso, avremmo continuato con il tridente leggero e lui sarebbe dovuto andare via. Un giocatore con il suo nome che non funziona poi un anno ce la fai a raccontargli due o tre cose per creargli l'attenzione per farti dare un contributo, ma nel secondo anno a fare quello che è il giocatore che arriva in un posto da top player e poi deve trovare gli spazi per inserirsi, diventa difficile. Un anno fa bene, il secondo se gli richiedi di fare la riserva lui ha già il film vissuto e diventa difficile che renda ancora. Sono tutte valutazioni che vanno tenute in conto. Juventus davanti a tutte in questo momento, gli altri devono essere bravissimi per creare problemi o avvicinarsi per poter prendere qualche qualità loro e rendersi conto delle loro qualità nel loro cuore.

Roma-Genoa è già sold out mentre domani no. Che ne pensa?

Parlando di domani, considerando il tipo di partita e di avversario, la possibilità che Totti possa aiutare la Roma domani dando il suo contributo esiste. Mi fa piacere che ci sia tanto pubblico dato che nell'ultimo periodo non c'è stato. Ai calciatori che sono venuti è sempre stato sottolineato il calore del tifo, la passione, l'affluenza, la partecipazione emotiva, ma loro l'hanno visto poche volte. Io ho avuto la fortuna di viverla prima e me la ricordo bene, quest'anno e lo scorso poche volte. Quando c'è stata non siamo stati bravi a funzionare noi ma più gente c'è meglio è. Sull'ultima partita mi dicono ci sia il tutto esaurito e mi fa piacere. E' un dato di fatto il ritrovato entusiasmo dentro la squadra e l'aver ritrovato la squadra, che era la priorità che mi hanno richiesto. La priorità che mi è stata chiesta quando sono venuto era di ricostruire una Roma di livello e lo è. E' una Roma forte al di là del punto in più o in meno, se volevi alludere ad altro non lo so. Io cerco di fare il meglio per la Roma con serenità e cerco di non togliere nulla a Totti. Se prendi il dizionario e prendi le parole che ci riguardano scegli: squadra, maglia, cuore, allenatore, capitano, calciatori, obiettivi. Poi vai allo svolgimento e trovi allenatore: quello che allena la squadra e che sceglie la formazione per vincere. Cuore: dove si racchiude qualcosa, che sta dentro... Capitano: colui che indica il comportamento ai compagni nello spogliatoio. Questo dice il dizionario e possiamo vedere se è stato usato bene o male, lo dice la legge non io. Non tolgo niente a nessuno e tengo conto di tutto, prima cosa la Roma.

L'ha sorpresa l'arrivo di Sabatini all'Inter? Le piacerebbe lavorare di nuovo con lui?

Lui è forte e deve lavorare in un club forte, importante e che, in questo caso, vuole riproporsi nel discorso vittoria. Non mi sorprende che l'abbiamo preso e messo sotto contratto. Io con lui ho avuto dei punti di vista contrari ma su tante cose eravamo d'accordo. E' un dirigente forte e importante e l'ho detto più volte. Con lui sono stato bene come sono stato bene con altri. Se ci fosse la possibilità perché no?