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Spalletti: “Se non vinco un trofeo me ne vado. La Sud mi è mancata” – AUDIO – GALLERY – VIDEO

Il tecnico giallorosso incontra i giornalisti alla vigilia del match contro l'Empoli di domani sera all'Olimpico

Redazione

Dopo la sosta per le nazionali torna il campionato, con la Roma impegnata domani sera alle 20.45 nel match all'Olimpico contro l'Empoli. Una settimana importante, dal momento che martedì 4 aprile sarà tempo di derby contro la Lazio, per provare la rimonta e conquistare la finale di Coppa Italia. Come di consueto, Luciano Spalletti è intervenuto alle ore 15 nel centro sportivo di Trigoria per la conferenza stampa della vigilia.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Uno dei rischi potrebbe essere pensare al derby?

No, per me no. So che poi cambierebbe quella partita in base al risultato di Roma-Empoli, per cui penso all’Empoli. Sicuramente il miglior modo per preparare il derby è questo, anche se può sembrare più importante perché quando confronti le due squadre e l'importanza nella nostra città del derby, ti può sembrare differente. In realtà il modo di prepararla bene è vincere contro l’Empoli, tutte le attenzioni vanno lì.

Come stanno i nazionali, a partire da De Rossi?

Sono tornati tutti molto bene, eccetto Daniele che ha questo ematoma alla schiena che però fortunatamente non ha complicazioni a livello di radiografie ed è la cosa più importante. Bisogna valutarlo di volta in volta, oggi cammina meglio e bisogna vedere, ma domani difficilmente sarà a disposizione. Gli altri si sono allenati bene e sono fiducioso, anche se ci sarà un po’ di fatica tra partite e viaggi e ci sarà da valutare.

Grenier può giocare o bisogna abbassare Nainggolan?

Lui ha avuto un problema al ginocchio nella settimana precedente dove gli si era un po' gonfiato e lo abbiamo lasciato fermo durante questa sosta, dove si è fatto un allenamento prettamente atletico per mettere roba che ci serviva di completamento. In quei giorni l'ho lasciato fermo. L’ho rivisto ieri e lo rivedo oggi, sono valutazioni che vanno fatte piano piano, ma può essere preso in considerazione in conseguenza a quello che ci ha fatto vedere.

Se dovesse arrivare Monchi, sarebbe una garanzia di crescita del club?

Se dovesse… Si parla di futuro, per noi la priorità è l’Empoli domani. Io non so niente a proposito, non ho parlato con la società di Monchi e il mio direttore sportivo è Ricky Massara. Bisogna avere rispetto per chi ha lavorato bene per noi come Massara. Io ho avuto due direttori sportivi, uno è Sabatini di cui ho già parlato più di una volta e si sa qual è il mio pensiero. Su Massara è altrettanto di qualità, perché una persona squisita, ha la qualità di starti vicino, di capire determinati momenti, una qualità di intendersi di calciatori e calcio che se sarà persa mancherà alla Roma. Se volete continuo su di lui, di Monchi ho sentito parlare, mi dicono che è un grande professionista, ma so soprattutto dai giornali.

Cosa vi siete detti nella cena con Pallotta?

Con Pallotta abbiamo parlato di tante cose, anche di futuro. Per me è stata l’occasione di dirgli di persona quello che ho sempre detto a voi, la possibilità di poter esprimere il mio pensiero che è sempre stato lo stesso da quando sono qui, a lui direttamente, che è la cosa più importante, il contatto diretto. Ho ribadito quello che ho sempre detto a voi. Quello che mi ha detto lui dovete chiederlo a lui, io non sono uno spione.

Qual è il ruolo di Baldini secondo te in questa Roma? E' un ruolo di garanzia per il tuo futuro?

E’ un modo per deviare l’attenzione che ci deve essere dentro alla squadra, l’organigramma lo decide Pallotta e non io. A me interessa la partita di domani, parlare dell’organizzazione societaria vuol dire parlare di altro. Niente deviazioni, dritti alla partita di domani.

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Nainggolan è più giusto farlo giocare domani o farlo riposare?

Ha fatto considerazioni giuste che tenterò di fare anche io e in questo caso potrebbe essere un vantaggio da dare agli avversari, che vista l'importanza della partita preferisco non dare. Sono considerazioni che mi tengo per me.

Per chi tifa domenica sera in Napoli-Juve?

Io ho molti difetti ma ho una dote, non faccio gli abbassi e non gufo nessuno tentando di mettere il malocchio o cercare vantaggio. Io devo soprattutto lavorare in maniera professionale, essere competente per quello che mi riguarda. Devo fare il mio lavoro bene, anzi benissimo. La partita la guarderò attentamente perché ci sono due grandi squadre, due grandi allenatori, grandissimi calciatori dalle cui giocate ci sarà sicuramente da prendere e riproporre degli schemi di gioco. Allora io me la guardo e me la gusto perché sarà uno spettacolo di grande livello, specialmente con un San Paolo gremito. Anzi, se posso vado a vederla.

Totti, ad oggi, che tipo di partite può giocare?

Ne può giocare diverse, dipende dal tipo di partita, il risultato, il momento che lui sta attraversando, come tutti gli altri calciatori. Lo considero dentro la squadra, al livello di tutti gli altri calciatori. Faccio il mio lavoro e le mie considerazioni e poi decido cosa fare come ho sempre fatto, anche in futuro sarà così.

Ci sono ancora 27 punti a disposizione e quindi lei potrebbe ancora battere il record di punti di Garcia. Arrivare secondi e magari fare il record accorciando il gap dalla Juve sarebbe una vittoria oppure solo nel calcio e nell'ambiente di Roma arrivare secondi sarebbe un fallimento?

Quando si guarda a dei percorsi fatti gli si può dare la valutazione che si vuole, il percorso dice poi la soluzione, che tragitto è stato fatto e via dicendo. Io se non vinco non rimango, e parlo di vincere un titolo. L’ho sempre detto da due anni, poi intorno ci puoi mettere quello che vuoi e le cose uno le direziona dove vuole. Il mio discorso è quello. Fare tanti punti sarebbe un piacere, Gianni prima mi diceva che i tifosi e la Curva hanno deciso di rientrare, se me lo confermate anche voi, anche se credo più a lui che a voi quindi è inutile che me lo confermiate. Io spero di non leggere offese quando ho fatto riferimenti alla curva come ho letto nelle ultime volte, spero di essere più preciso possibile. Ogni volta che la palla sarà ferma mi girerò verso la Sud perché la Curva mi è mancata in questo periodo e me la voglio gustare.

Il secondo posto sarebbe un fallimento perché lo dice il calcio o solo perché la piazza di Roma lo decide?

In questa sala stampa ci sono grandi firme, sono sempre stato seguito da grandi firme, Cecchini, Valdiserri, Vocalelli, D'Ubaldo, grandissime firme. Loro racconteranno quello che gli sembra più giusto raccontare.