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Roma-Citroën, divorzio alle porte. Giallorossi in cerca di un nuovo sponsor auto

Il marchio Citroën è stato già rimosso dal backdrop digitale presente in sala stampa a Trigoria ed eliminato dalla pagina sponsor sul sito ufficiale della società giallorossa

Gianluca Lengua

L’obiettivo di qualsiasi squadra di calcio nel mondo è uno e soltanto uno: vincere. Per poterlo fare, ovviamente, i diversi club sono alla ricerca continua di contratti di sponsorship che permettano alla società di avere maggiori disponibilità economiche da destinare al calciomercato. D’altronde si sa, poter schierare nell’11 titolare i veri top player ha un prezzo non da poco, sia per cartellino che per ingaggio. Dall’altra parte l’universo calcistico è uno dei più ambiti dai brand di fama mondiale. Non stupisce affatto, quindi, il legame che le case automobilistiche hanno sviluppato nel corso degli anni con le società sportive. Il caso più eclatante è quello della Chevrolet, azienda del gruppo General Motors che a partire dalla stagione corrente, e per i prossimi 7 anni, assicurerà un’entrata annua di ben 47 milioni di sterline al Manchester United.

DIVORZIO ROMA-CITROËN- La partnership fra le due società iniziata circa un anno fa, potrebbe non essere rinnovata. La casa automobilistica francese ha ospitato in alcuni show-room dislocati nella Capitale degli eventi legati alla presenza di un calciatore, invitando i clienti a visitare il concessionario. Questa ed altre iniziative però potrebbero non bastare per continuare la partnership con la società giallorossa, che dal canto suo si aspetta un introito più alto rispetto a quello dell’anno passato. Insomma le due parti potrebbero non trovare l’accordo (che scadrà a dicembre 2015) e dopo la fumata nera per il main sponsor con Turkish Airlines adesso l’area marketing di AS Roma sarebbe costretta a trovare una nuova partnership che porti nelle casse del club dei guadagni da mettere a bilancio. Il marchio Citroën è stato già rimosso dal backdrop digitale presente in sala stampa a Trigoria ed eliminato dalla pagina sponsor sul sito ufficiale asroma.it. Sono invece rimaste ancora in dotazione della società giallorossa le auto della casa automobilistica francese.

SCANDALO VOLKSWAGEN – Eppure in questo momento c’è chi deve affrontare problemi ben più ardui. La notizia è sulle prime pagine di tutto il mondo: lo scandalo che ha coinvolto la Volkswagen. I motori diesel della nota azienda tedesca sono infatti sotto inchiesta a causa di un’emissione di gas inquinanti decisamente superiore rispetto a quanto dichiarato. La truffa era possibile grazie ad un software che, truccando i dati all’interno della centralina, era in grado di far passare i controlli ai suddetti motori nascondendo i valori effettivi.

I MOTORI NEL CALCIO – Oltre all’evidente danno di immagine ed economico (si prospetta una maxi-multa di oltre 18 miliardi di euro), il terremoto in questione potrebbe ripercuotersi proprio sul mondo del calcio, a partire dal VfL Wolfsburg, uno dei club della Bundesliga venuti alla ribalta negli ultimi anni proprio grazie alla Volkswagen. L’azienda automobilistica, con sede nella città della bassa Sassonia, è infatti sia padrona che sponsor del club in cui sono esplosi sia Dzeko che Mandzukic. Il Wolfsburg è sicuramente la squadra più legata al nome di una società di motori, ma certamente non è l’unica. Oltre al già citato Manchester United, uno dei casi più emblematici è sicuramente quello della Juventus. L’EXOR SpA, azienda controllata al 51% dalla Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a, è azionista di maggioranza sia della FCA (Fiat Chrysler Automobiles) che del club di Torino. Tra l’altro la Jeep è main sponsor dei bianconeri: accordo da 102 milioni di euro per le prossime 6 stagioni. In Italia non è certamente questo l’unico caso. La Dacia è main sponsor dell’Udinese, mentre dallo scorso anno la Volkswagen si è legata alla Fiorentina. L’Audi, invece, è da 9 stagioni partner del Milan. Il marchio dai quattro anelli, proprietaria anche dell’8,33% del Bayern Monaco, è controllata proprio dalla società di Wolfsburg. Una cosa è certa: attualmente nessuno sembra essere al sicuro.

Ha collaborato Melania Giovannetti