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Pizarro a FR: “Roma forte, ma ci vorrebbe un regista. La 10 a Zaniolo? Aspettiamo…”

LaPresse

Le parole del Pek rilasciate in esclusiva a ForzaRoma.info: "Amaro in bocca per il gol del Porto, ma i giallorossi possono farcela. Ecco chi prenderei a centrocampo"

Valerio Salviani

Cinque stagioni e mezza con la maglia della Roma, 209 presenze e 16 gol, ma soprattutto due Coppa Italia e una Supercoppa italiana in giallorosso. David Pizarro ha fatto la storia romanista, formando insieme a De Rossi una delle coppie di centrocampo più forti d'Europa. Da sette anni è lontano dalla capitale, ma Roma e la Roma gli sono rimasti nel cuore. Ieri il "Pek" era all'Olimpico insieme a Bruno Conti per vedere il match di Champions con il Porto. Noi di ForzaRoma lo abbiamo intervistato oggi per chiedergli le sue impressioni sulla partita e sulla stagione.

Ieri era all'Olimpico per la partita. Che impressione le ha fatto la Roma?

La partita, come tutte quelle di Champions, è stata equilibrata e si deciderà sul particolare. Peccato per questo gol fortunato del Porto, ci ha lasciato un po' di amaro in bocca. La Roma comunque ha la possibilità di passare il turno.

Zaniolo se lo aspettava così forte?

Sono già un paio di partite che lo vedo dal vivo all'Olimpico, ha qualità, voglia e l'umiltà dei grandi campioni che si sacrificano per la squadra. Mi auguro che la Roma se lo tenga per tanti anni, non so come la prenderebbe la piazza in caso di cessione. Non credo che gliela farebbero passare liscia...

Gliela darebbe la maglia numero 10?

Aspettiamo un po', ha un peso importante, è una maglia storica. Il ragazzo deve dare continuità a quello che sta facendo ora. Sono convinto che continuerà a far bene, ma per la 10 aspetterei un pochettino perché ha un peso enorme e potrebbe non essere positivo per lui.

De Rossi fondamentale per la Roma, ma secondo lei manca un Pizarro vicino a lui?

La Roma è sempre stata abituata al regista, poi si sfruttava De Rossi un po' più avanti, mandandolo al tiro. Mi auguro che possano trovare questo regista, la Roma è abituata a far partire da dietro la giocata. Pensavo potesse arrivare Torreira, mi è dispiaciuto sia andato all'Arsenal perché è un ruolo difficile da trovare. Mi piacciono Sensi, che ha personalità e regia, e Tonali. Sono giocatori che per la qualità del gioco e per la storia della Roma possono fare bene.

Si spiega perché la squadra va così bene in Europa, mentre in Italia fa più fatica?

Questo ti spiega quanto è duro il calcio italiano, non è quello di prima è vero, ma è sempre un calcio importante. Dopo l'anno scorso qualcosa si è perso e si sono persi punti importanti con squadre abbordabili. Con questi punti in più la Roma sarebbe tranquillamente in zona Champions per distacco. Sono due mesi che sto qua e sto vedendo molto calcio, e posso dire che con l'organico che ha la Roma, il minimo è qualificarsi in Champions. Rispetto alle altre la Roma è più forte.

Cosa fa a Roma in questo periodo?

Faccio un po' il turista, mi godo Roma e vedo gli amici. Sono andato a salutare Bruno Conti, Vito Scala, Francesco Totti, Max Tonetto, Simone Perrotta, ci tengo tanto, l'amicizia è rimasta. Poi andare all'Olimpico è sempre un piacere per me.