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Paradosso Roma, tanti gol ma l’attacco arranca. E ora Schick può scavalcare Dzeko

LaPresse

Giallorossi terzi in Serie A per gol fatti, ma le due punte ne hanno messi insieme solo 4. Il ceco è in forma e a Bergamo può diventare titolare. Dal centrocampo 10 reti come nell’anno di Luis Enrique

Valerio Salviani

Nella scorsa stagione Di Francesco ha smentito tutti quelli che gli davano del “zemaniano”. La sua era una Roma rocciosa, che subiva poco ma che faceva fatica a segnare. Quest’anno la situazione si è ribaltata: poco equilibrio in difesa e tanti gol segnati. Da dicembre solo Sampdoria e Atalanta hanno fatto più gol più dei giallorossi, che hanno il terzo miglior attacco della Serie A. Tutto normale? No, se si pensa che i due attaccanti di riferimento, ossia Dzeko e Schick, hanno prodotto insieme solo 4 reti.

ATTACCO SOFT – La Roma ha segnato 37 reti in 20 partite di Serie A. Meglio dei giallorossi hanno fatto solo Napoli (39) e Juventus (38 con una partita in meno). La differenza tra la squadra di Di Francesco e le due avversarie sta però nei gol prodotti dal reparto offensivo. Il migliore è quello degli azzurri, con 30 totali (top scorer Milik con 11). Seguono i bianconeri con 27. Per la Roma i gol dell’attacco in campionato sono solo 15. El Shaarawy il migliore con 6, seguito da Under con 3, poi Dzeko e Schick fermi a 2 ciascuno.

SALE SCHICK – Nella Juventus la differenza la fa Cristiano Ronaldo con i suoi 14 gol. La Roma invece aspetta ancora Dzeko. Il bosniaco non segna dallo scorso 6 ottobre contro l’Empoli. Lo giustifica in parte l'infortunio che l’ha tenuto fermo per 5 partite, ma Dzeko le statistiche dcono che Dzeko è il quarto della Serie A per tiri tentati (56, un gol ogni 28 tentativi). L’occasione divorata contro il Torino ha riportato alla mente i cattivi pensieri della prima stagione. Dietro di lui Schick scalpita. Il ceco è al top della forma da quando è alla Roma. Sabato è entrato bene in partita, con cattiveria e voglia. Di Francesco l’ha notato e ora pensa al passaggio di testimone. Con l’Atalanta è favorito per partire titolare, e se dovesse tornare a segnare sarà difficile toglierlo dal campo.

CENTROCAMPO ON FIRE – L’altra novità importante rispetto alla scorsa stagione sono i gol del centrocampo. Alle 20esima giornata il bottino è già di 10 reti, come nell’anno di Luis Enrique, paradossalmente positivo per il reparto centrale. In tutto lo scorso campionato i gol furono 11. Una delle priorità di Monchi la scorsa estate era rendere più offensivo il reparto e stando ai numeri ci è riuscito. Cristante con 4 gol è quello che ne ha segnati di più. Seguono Zaniolo e Pastore con 2, poi Nzonzi e Pellegrini con 1. L’ex Sassuolo si sta specializzando nel ruolo da rifinitore, ma nello scorso campionato chiuse con 3 marcature.

PERICOLO ZAPATA – Domenica il pensiero principale della Roma sarà contenere Zapata. Il colombiano è l’attaccante più in forma del campionato (insieme a Quagliarella), e continua ad andare a segno da 8 partite. Il poker rifilato al Frosinone basta a segnare il suo nome con il pennarello rosso. Nel match di andata non è riuscito a segnare, ma è stato decisivo vincendo più volte la sfida con Manolas. Di Francesco ora studia le contromisure, sperando che nel frattempo il suo attacco possa tornare a brillare.