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Panja (giornalista Bloomberg): “Pallotta cerca partner strategici per lo stadio, c’è bisogno di capitale”

L'autore dell'indiscrezione lanciata ieri dall'agenzia americana chiarisce: "Non ho detto che Pallotta cederà, ma il suo background è quello di comprare una società per poi rivenderla per profitto"

Redazione

Ha fatto molto scalpore l'indiscrezione lanciata nella giornata di ieri da Tariq Panja, che sulla nota agenzia americana Bloomberg, specializzata nell'analisi del mercato finanziario, ha portato avanti la tesi secondo cui James Pallotta starebbe pensando di cedere il 40% della Roma per cercare nuovi investitori nell'ambito del progetto stadio. Il giornalista è stato intervistato dalle frequenze di Rete Sport, ecco le sue parole:

Ti sei confrontato con Pallotta?

"Sono molto sicuro di quello che ho pubblicato, ho controllato più volte le informazioni con le mie fonti. Non abbiamo scritto che Pallotta venderà, ma semplicemente che sta considerando di vendere parte delle sue azioni per un valore di 75 milioni e ne discuterà con alcune banche".

Che tipo di profili di investirori sta cercando la Roma?

"In termini di profili di investitori che la Roma potrebbe cercare, possono avvenire due cose: la prima è lo sforzo di raccogliere fondi per il club per la costruzione dello stadio di proprietà per il quale Pallotta mi disse di aver bisogno di un partner strategico e di un aumento di capitale. Un partner strategico può essere qualcuno che lo aiuta a raccogliere determinati fondi. Per il secondo aspetto non è passato inosservato che molti imprenditori cinesi stanno investendo molti soldi nel calcio italiano ed europeo, ho appreso che sono stati contattati da un gruppo e che sono pronti ad ascoltarli".

La Roma potrà iniziare una ricerca di questo tipo solo dopo aver ricevuto l'ok definitivo per lo stadio?

"Non saprei, credo che se un investitore è intenzionato a investire un certo quantitativo di denaro per la quantità minima di azioni che l'attuale proprietà è intenzionata ad offrire, probabilmente la comprerebbero. Il club accumula perdite ogni anno, dall'acquisizione da parte della proprietà americana ma anche prima che avvenisse questo cambio. C'è bisogno di capitale se si guarda al bilancio, tutti i club sono in vendita a prescindere che siano sul mercato o meno, se arriva qualcuno con abbastanza soldi e che sia in grado di mantenere il club".

Si è parlato di incontri che avrà Pallotta, si tratta di stadio o sponsor?

"So che Pallotta incontrerà tre banche a Londra nella prossima settimana, credo siano incontri che andranno a riguardare la struttura finanziaria non solo per il progetto dello stadio ma in generale per il club. Sulle sponsorizzazioni, non è passato inosservato che la Roma non ce l'abbia sulla maglietta e ogni settimana che passa senza sponsor è una perdita economica, visto che il main sponsor e quello tecnico sono gli introiti più grandi nel bilancio di un club. Non conosco i piani della Roma in merito, se ne discuterà a Londra, ma le discussioni con le banche verteranno sulle possibili vendite di azioni e ricercare potenziali investitori sul progetto dello stadio".

Pallotta cederà un giorno?

"Non posso rispondere se Pallotta venderà, quando venderà o se sta pensando di farlo. Nella mia esperienza tutto ha un prezzo, se qualcuno vuole investire dei soldi, non solo nella Roma ma in qualunque altro club. Ci sono dei proprietari lì fuori disposti ad ascoltare. Il calcio oggi è un grande business, imprenditori come Pallotta hanno visto una possibilità di investimento nella Roma e come per tutti i business c'è l'opportunità di una via di uscita di successo. Il background di Pallotta è quello dell'hedge found: comprare una società, portarla a certi standard e rivenderla per ricavarne un profitto, ma quando questo succederà, se e come, non lo so".