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Nainggolan: “Con il Real Madrid abbiamo bisogno di un miracolo” – INTEGRALE

Il centrocampista belga non perde comunque il sorriso e resta ironico: "Non vogliono Cristiano Ronaldo? A Roma possiamo trovargli un posto..."

Melania Giovannetti

La sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Roma e Real Madrid si avvicina sempre di più: domani sera i giallorossi di Luciano Spalletti affronteranno Cristiano Ronaldo e compagni. Ieri Keita ha parlato di un "Real forte ma non imbattibile", non pare essere della stessa idea Radja Nainggolan. Oggi il quotidiano spagnolo Marca dedica l'intera prima pagina all'intervista fatta al centrocampista belga, con un titolo eloquente: "Abbiamo bisogno di un miracolo".

Come si legge accanto, Nainggolan non ha comunque perso l'occasione di fare una battuta: "Non vogliono Cristiano Ronaldo? A Roma possiamo trovargli un posto...".

Questo il resto dell'intervista:

Ti diverti a giocare a calcio? Sognavi di fare altro?

Ho la fortuna di giocare in una grande squadra come la Roma. Mi diverto ogni volta che gioco a calcio, soprattutto nella Roma. Mi piace lo sport e il calcio, per me, è meraviglioso.

Che tipo di calcio ti piace?

Mi piace il calcio in tutti i modi che si intendono. In Italia è un calcio di forza, più tattico. In Inghilterra più fisica. E in Spagna si gioca il calcio più attraente. Real Madrid e Barcellona sono due delle migliori squadre e questo contribuisce sicuramente. Il calcio ideale è una miscela di tutto. Credo.

Che pensi del Real Madrid e di Zidane?

Il Real è una delle più grandi squadre del mondo, nessuno può dubitarlo. Lo scontro con loro ci servirà a capire a che punto siamo in questo momento, dove ci troviamo rispetto a queste squadre. Il palcoscenico sarà dei migliori, l’Olimpico ci aiuterà ad essere migliori. Proveremo a metterli in difficoltà, è una sfida sia per noi che per i nostri tifosi. Daremo il nostro meglio. Zidane sta diventando decisivo, lo ammiravo come calciatore.

Spalletti vi ha spiegato come frenare questo Real Madrid?

E’ una squadra molto offensiva, sicuramente ci lascerà degli spazi. Dovremo sfruttare quei metri che ci lasciano provando a fargli male. Giochiamo in casa e dobbiamo ottenere un buon risultato in vita della gara di ritorno, quindi tenteremo l’impresa. Beh, proveremo a fare un miracolo per dirlo meglio. Il Real è una grande squadra, ma noi dovremo stare in piedi.

Hai già giocato in Champions contro il Barcellona e in estate contro il Real Madrid. Quale pensi sia la migliore tra le due?

Con il Barcellona… la goleada dice tutto. Sono state diverse partite e diversi momenti. Con il Barcellona almeno siamo riusciti a pareggiare qui. Contro il Real Madrid abbiamo giocato due volte nelle scorse estati e la verità è che abbiamo vinto quattro punti e loro uno. Firmerei per questo. Ma erano partite estive, non valgono molto. Sono due grandi squadre che arrivano sempre in semifinale come minimo e che giocano sempre per vincere. Per noi è stato un successo già arrivare agli ottavi. Ora prendiamo quello che ne viene fuori.

Cosa pensi quando si dice che Ronaldo non è più il calciatore che era?

L’unica cosa che vedo è che segna tutte le settimane. Se non lo vogliono più, sarei felice di accoglierlo alla Roma. Cristiano e Messi generano tante aspettative ovunque, siamo fortunati di vivere questa sfida tra i due. È normale che quando uno sta meglio, l’altro rende meno. Tutti i giorni li mettiamo a confronto. Sono due grandi professionisti che in qualsiasi momento possono segnare e vincere una partita.

Hai visto il rigore di Messi e Suarez di cui si parla tanto? Cosa ne pensi?

E’ il calcio, loro lo possono fare anche sullo 0-0. Sono campioni. Era una strategia, l’avevano preparata, dimostrando tanta personalità.

Altri calciatori parlano di te come di un calciatore duro ma nobile. Ti trovi d’accordo con questa definizione?

Cerco solo di essere un professionista. Mi piace aiutare i compagni e la squadra. Mi sacrifico per loro. È vero che sono duro quando vado alla ricerca della palla, ma non ho intenzione di far male a nessuno.

Hai parlato con Rafinha, dopo quello che è successo?

Gli ho inviato un messaggio e lui mi ha ringraziato. Credo che presto sarà pronto per tornare. Mi è dispiaciuto molto. Stava andando a prendere la palla e invece l’ho colpito sull’altro piede. Questo è il nostro lavoro e domani potrebbe succedere a me, anche se spero di no. Può capitare a chiunque. Il calcio è uno sport di contatto e ogni volta che qualcosa può succedere una cosa del genere.

Sei un giocatore speciale. La cresta, i tatuaggi…

Chi mi conosce sa che sono un bravo ragazzo. Vado d'accordo con tutti. Quando ci sono questi incidenti provo a voltare pagina, altrimenti non si va avanti. Mi dispiace veramente.

I tatuaggi che hai hanno qualche significato?

Certo che lo hanno. Mi piacciono e mi piace questo stile. Ad altra gente piacciono altre cose, a me i tatuaggi e i capelli così.

Si è parlato di Nainggolan sia in ottica Real Madrid che Atletico.

Ci sono tanti giornalisti e c’è tanto da scrivere. Mi fa piacere, però non ci faccio molto caso e mi concentro sul calcio.

Squadre favorite per la Champions?

Barcellona e Bayern Monaco. I tedeschi perché vincono e hanno un grande allenatore, i blaugrana perché giocano il miglior calcio d’Europa.