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Di Francesco: “Giusto non smantellare. Contratto? Prima arriviamo in Champions” – AUDIO – VIDEO

Le parole del tecnico giallorosso: "Sarà una vera battaglia. Molti giocatori sono borderline, dovrò valutare le loro condizioni tra oggi e domani"

Redazione

Dopo essersi svegliata dal sogno Champions, la Roma prova a chiudere il campionato in bellezza. Tre partite alla fine, poi si tireranno le somme. La prima, domani contro il Cagliari. Una squadra in crisi e in piena lotta salvezza, da prendere però con le molle. Eusebio Di Francesco ne ha parlato in conferenza stampa.

Come ha reagito la squadra in questi giorni?

La sfida con il Liverpool è stata molto impegnativa sotto tanti punti di vista, abbiamo molte situazioni un po' borderline per questa gara. Ci sono molti giocatori affaticati, le valutazioni le faremo tra oggi e domani per quelli che sono i giocatori disponibili. Perotti, Defrel, Karsdorp e Strootman non ci saranno.

Il Cagliari deve fare punti. Quali sono le insidie maggiori domani?

Il grande desiderio del Cagliari di fare risultato perché ha necessità di fare punti. Cagliari è stato sempre campo ostico per la Roma negli anni. Sarà una partita durissima, dal punto di vista anche fisico ed emotivo. Loro sono in ritiro da più giorni, ci aspettiamo una vera battaglia. Dobbiamo essere pronti ad affrontarla con le nostre armi, ossia il gioco, mettendoci grande determinazione per quelli che saranno i contrasti durissimi che ci saranno durante la gara.

La società punta su di lei per il futuro. E' un punto di forza rispetto alle altre squadre?

Le esternazioni della società sono in linea con il percorso fatto, anche sulla mentalità. Le parole sono un copia/incolla e questo è un aspetto positivo in questo momento, sia da parte mia che da parte della società. Vogliamo tutti crescere e fare un percorso generale, di mentalità, e costruttivo. E' molto positivo in questo ambiente e ne sono felice. Al momento opportuno parleremo di contratto, io sono sereno e ho il desiderio di continuare in questo percorso. Ora però dobbiamo raggiungere gli obiettivi e quello primario è arrivare in Champions.

De Rossi ha parlato della necessità di non smantellare questo gruppo...

E' giusto dare continuità ad un percorso e non smantellare quando si fa qualcosa di positivo, sono pienamente d'accordo. Bisogna metterci dentro anche della basi. Capire poi se chi non vuole smantellare è all'interno della squadra, il desiderio dei giocatori non lo posso sapere da qui alla fine del campionato. E' fondamentale arrivare sempre in Champions, poi potremo parlare del resto.

La Champions di quest'anno ha fatto emergere nuove personalità nella Roma?

Più che personalità, il senso di appartenenza. La cosa più bella per me, al di là di partita atteggiamento e desiderio, dove ci è mancato ancora qualcosa per credere alla qualificazione all'interno della squadra, è stato bello vedere l'unità e il desiderio della gente e tutto il popolo giallorosso di raggiungere l'obiettivo. Ho rivisto un grande senso di appartenenza, che è quello che deve nascere nella squadra, perché quando si va a sposare la Roma, una società in cui si crede, la prima cosa che devono fare calciatori e ambiente interno è avere grande senso di appartenenza a questo club.

Percentuali per la qualificazione in Champions? Con 6 punti ce la farete?

Dobbiamo ragionare sui 6 punti, ma soprattutto sui 3 di Cagliari. In questa partita, alla quale ci arriviamo in un momento delicato dal punto di vista delle situazioni fisiche e del dispendio di energie dato che abbiamo speso tanto, quello che mi fa paura e che  preoccupa è fare le scelte giuste e mettere in campo la squadra che abbia nelle gambe e nella testa e la forza per portare a casa i 3 punti e per lottare in un certo modo con chi si deve salvare. Io conosco la testa di chi lotta per salvarsi perché ci sono passato col Sassuolo. La cosa più importante è questa, portare a casa i 3 punti. Delle percentuali non mi interessa in maniera relativa. Mi piace guardare al nostro percorso, chi sarà la quarta non mi interessa. L'importante è che noi ci arriveremo per primi. Per il resto, tra Inter e Lazio chi arriverà, assolutamente...

Le condizioni di El Shaarawy?

Va valutato perché ha speso tanto. Non ha particolari problemi fisici, nelle ultime gare ha fatto bene dal punto di vista tecnico e fisico e dovrò valutarlo tra oggi e domani.

De Rossi e Gonalons possono coesistere?

Sì, dipende il sistema di gioco, cosa vuoi dai giocatori e che partita vuoi fare quando attacchi e quando difendi. Puoi attaccare con un trequartista e difendere con i due mediani, e nello stesso tempo quando vai a riaggredire non puoi lavorare tanto con i due mediani, ma una dei due deve ridiventare una mezzala. Caratteristiche che ha Gonalons a differenza di Daniele, per gamba e passo, per continuità di corsa può farlo benissimo. Visto che adesso ho meno soluzioni perché ho giocatori stanchi, può essere una soluzione valida.

Dove siete migliorati e dove dovete ancora migliorare?

Mi è piaciuta la capacità di lavorare con gli stessi principi cambiando sistema di gioco, che ci ha dato in molti casi soddisfazioni e magari ci ha fatto riflettere e pensare che potevano essere soluzioni differenti. In Europa e in campionato mi sono reso conto di tante cose che non vi dirò, dal punto di vista del sistema di gioco che ci potrà dare vantaggi in futuro. Può essere a 3, a 4, 3-3, 2-3-1, in base alle squadre che affronteremo, in base al palleggio che hanno. Questo campionato ci ha dato tanti spunti interessanti, che hanno fatto crescere la squadra. Quello che mi piace ora è il desiderio di fare sempre la partita, non essere passivi. Deve essere la nostra forza. Voglio una squadra che non aspetti, ma che faccia.