news as roma

Da scartato a predestinato: ecco Zaniolo, l’anatroccolo che è diventato cigno

LaPresse

La Roma ci punta, Di Francesco ci scommette e lo lancia contro la Fiorentina dopo averlo fatto esordire in Champions contro il Real Madrid. Una favola che diventa realtà

Valerio Salviani

Chissà se quando per la prima volta Zaniolo è sceso in campo all'Olimpico, poco più di un anno fa, immaginava un epilogo simile. Era la finale di Coppa Italia Primavera e la Roma batteva l'Entella 2-0 grazie ai gol di Soleri e Marchizza (due che da queste parti sono già solo un ricordo). Ed erano gli ultimi mesi mesi di Nicolò con i liguri. A fine stagione su di lui ci sono gli occhi di top team italiani e stranieri, ma l'Inter è più veloce di tutti e lo mette sotto contratto con un quinquennale. Un anno dopo, diventa una delle pedine di scambio nell'affare Nainggolan, arriva alla Roma e stasera esordisce dal 1' in Serie A contro la Fiorentina, che solo due anni fa lo aveva scartato.

DA ANATROCCOLO A CIGNO - Nato a Massa quasi 19 anni fa, è il Genoa la prima squadra ad accorgersi di lui. A 11 anni passa alla Fiorentina, la squadra nella quale cresce lontano da casa, con il sogno di diventare calciatore come papà Igor. Figlio d'arte come Kluivert, ma il primo Zaniolo è stato bomber di provincia che non ha mai raggiunto la Serie A. Nicolò è altra cosa, anche se a Firenze hanno avuto valutazioni diverse. Nell'estate del 2016, terminato il tempo dell'under 17, la dirigenza viola gli comunica che nella Primavera non ci sarà spazio per lui e che sarebbe dovuto partire in prestito. Un colpo duro, al quale Zaniolo non si è arreso. Dopo la rescissione (non senza difficoltà) è arrivata l'occasione Entella. A pochi passi da casa Nicolò riesce a esprimersi al massimo, è l'anno della svolta. Con i liguri si mette in mostra e raggiunge anche la Nazionale under 19 di Baronio (dove stringe amicizia con Tumminello). In Primavera è un leader e le sue prestazioni gli permettono di esordire con la prima squadra in Serie B, a soli 17 anni (7 presenze in quella stagione). Poi la chiamata nell'Inter, con Vecchi che gli dà le chiavi del centrocampo. Lui non tradisce e segna 14 gol con 9 assist, contribuendo alla vittoria dello scudetto di categoria.

CARATTERISTICHE - Zaniolo nasce trequartista (ruolo che ha scelto per lui Di Francesco al Franchi), ma con l'Inter si evolve diventando mezzala destra e sinistra, e mediano davanti alla difesa. E' mancino ma usa bene anche il destro, è forte fisicamente (alto 1,89) e bravo nei colpi di testa. Era il 10 dell'Inter Primavera, ma non è un fantasista. Un paragone che si adatta bene alle sue caratteristiche è quello con Cristante, al quale è stato preferito proprio oggi pomeriggio. Con il neo acquisto giallorosso, Zaniolo condivide la grande capacità d'inserimento, caratteristica che piace a Di Francesco e che lo sta aiutando a ritagliarsi un posto. Le aspettative sono tante, Monchi punta su di lui e Di Francesco ci scommette mandandolo in campo contro la Fiorentina in un momento delicato.

IN STAGIONE - In campionato solo una presenza da 23' nel finale contro il Frosinone, mentre è in Champions che è arrivato prima l'esordio nella notte del Bernabeu, prima dei 16' in campo contro il Viktoria Plzen. Un totale di 93' e un contachilometri che stasera può crescere ancora di più.