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Caos Stadio Roma, sedici indagati. Procuratore Ielo: “Il club non c’entra nulla”

Il procuratore aggiunto della Capitale ha confermato la totale estraneità dei fatti da parte della società giallorossa. Ai domiciliari Civita e Lanzalone, indagato anche Ferrara del M5S

Redazione

È da poco terminato l'incontro tra il procuratore aggiunto di Roma PaoloIelo e la stampa per un punto della situazione riguardo l'operazione "Rinascimento", scattata questa mattina e che ha portato all'arresto di nove persone (6 in carcere, 3 agli arresti domiciliari), per un totale di sediciindagati"La società As Roma non c'entra nulla", ha ribadito con forza il Procuratore.

Questi i reati contestati: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione organizzata dal gruppo Parnasi, 2 reati di traffico di influenza, 4 false fatturazioni, 5 reati di corruzione e 2 finanziamenti illeciti ai partiti. Il Procuratore ha parlato di un sistema corruttivo a nastro, sistematico e che ha provato ad estendersi oltre il territorio del Lazio.

Ecco l’elenco degli arrestati e degli indagati:

In carcere: Luca Parnasi, imprenditore; Luca Caporilli, collaboratore di Parnasi; Simone Contasta, collaboratore di Parnasi; Naboor Zaffiri, collaboratore di Parnasi; Gianluca Talone, collaboratore di Parnasi; Gianluca Mangosi, collaboratore di Parnasi.

Agli arresti domiciliari: Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia; Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Pd; Luca Lanzalone, presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio.

Indagati: Paolo Ferrara, Davide Bordoni, Daniele Leoni, Giampaolo Gola, Mauro Vaglio, Daniele Piva. 

L'ex assessore regionale al Territorio MicheleCivita avrebbe ottenuto l'assunzione del figlio in una società del gruppo Parnasi. Adriano Palozzi, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio avrebbe ottenuto una grande somma coperta da fatture per operazioni inesistenti. LucaLanzalone, presidente di Acea e consulente per il Comune per il progetto stadio, avrebbe ottenuto in termini di promessa almeno 100 mila euro. Indagato anche PaoloFerrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle: avrebbe concesso la produzione di un progetto di restilyng sul lungomare di Ostia.