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Caso Nainggolan, il tassista conferma: “Cercava un’officina per l’auto”. L’avvocato: “Era un po’ ubriaco”

Il legale del centrocampista della Roma: "Ho letto il rapporto, posso confermare che non era alla guida con un tasso alcolemico pari a 2 g/l"

Jacopo Aliprandi

"Nainggolan in auto era molto calmo e amichevole, non sembrava affatto agitato o ubriaco dalla sera prima". Arrivano una conferme sulle parole del centrocampista belga, accusato di essere stato fermato dalla polizia, ubriaco alla guida della sua Audi. Ma le parole del tassista confermano la versione del 'Ninja', che aveva dichiarato di non essere lui alla guida della vettura, e che questa era ferma con una gomma bucata al momento del controllo della polizia. "Nainggolan è salito sul mio taxi dall'albergo dove alloggiava - ha detto il testimone a metrotime.be -, mi ha chiesto di portarlo alla sua auto. Durante il percorso inoltre mi ha domandato se conoscessi un'officina dove far riparare la sua automobile, un quarto d'ora dopo abbiamo raggiunto la sua Audi e i suoi amici che lo aspettavano".

L'AVVOCATO -"Ho letto il rapporto e posso confermare che Nainggolan non era alla guida con un tasso alcolemico pari a 2 g/l", parola dell'avvocato penalista del centrocampista giallorosso, Walter Damen. "Aveva passato una bella serata con gli amici dopo la partita, come hanno fatto anche altri giocatori - ha dichiarato il legale del belga a demorgen.be -. Era un po' ubriaco, non c'è da vergognarsene, ma non aveva un un tasso alcolemico di 2 g/l, e infatti la polizia non gli ha ritirato la patente. In più nessuno può sapere se Radja era alla guida della vettura. Il giocatore non è stato contattato dalla Federazione belga. Mi aspetto che venga ascoltata la sua versione dei fatti e che non si giunga a conclusioni affrettate".