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Baldissoni: “Totti ha un contratto da calciatore fino a giugno, poi altri sei anni da dirigente”

Le parole del direttore generale giallorosso al termine del match tra Roma e Palermo

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma per 5 a 0 sul Palermo, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni. 

BALDISSONI A SKY

Chiarezza sul contratto di Totti spazzerebbe via tutto. E' d'accordo?

Molto poco perché dimentichiamo che Totti ha un contratto da calciatore fino a giugno e un contratto di altri sei anni nella società firmato due anni fa. Diciamo che a livello di contratti siamo coperti. Il presidente parlerà con Francesco, lo ha già fatto a dicembre, su come e se prolungare il contratto. Il presidente sarà a Roma tra qualche giorno. La presenza di Francesco in società è già su un contratto per i prossimi sei anni. Che sia in campo, a bordocampo o tra i dirigenti, la cosa certa è che resta con noi.

Lui però la pensa ancora da calciatore e voi da ex calciatore.

No anche noi lo pensiamo da calciatore, anche oggi doveva andare in campo. Per quello che sarà il prossimo anno c'è un dialogo aperto e diretto tra lui e il presidente. SI ricontrano per questo e noi non abbiamo nessuna tensione in questo senso.

Totti però ha detto una cosa pesante: 'Mi si manca di rispetto'. C'è qualcosa che la società sente di aver fatto?

Noi il rispetto lo portiamo con convinzione a tutti quanti, figuriamoci al giocatore più forte della storia del calcio in Italia e cha ha segnato la storia qui. Lui merita rispetto nel senso di sentirsi più integrato in campo, non parlava di mancanza di rispetto da parte della società.

Allora multatelo...

L'ha gestito l'allenatore perché deve tutelare il gruppo e la possibilità di esprimersi. Spalletti lo sta facendo egregiamente e per farlo usa tutti gli strumenti necessari. Non penso che multarlo sia una soluzione o sia qualcosa che porti beneficio al dialogo con l'allenatore. E' stato nello spogliatoio prima della partita, domani sarà in campo. E' successo questo piccolo incidente e l'allenatore ha ritenuto opportuno così per il bene della squadra. Non penso che multarlo apporti nulla.

La decisione di Spalletti è stata condivisa dalla società?

E' una decisione che spetta all'allenatore. Ma lo ha comunicato anche a noi, dirigenti e presidente. Siamo di supporto alle scelte dell'allenatore se finalizzate a vincere le partite e migliorare il rendimento della squadra. Alla fine il risultato è una conseguenza di tutto questo. L'allenatore ce l'ha comunicata e la società è stata al fianco dell'allenatore. Ma non c'è niente e domani Francesco si allena.

Sabatini ha chiesto a Spalletti di ripensarci, è vero?

No.

Che hai detto stamattina appena hai saputo questa cosa?

Ho detto 'avevo impegni in centro, invece vado a Trigoria a parlare con l'allenatore a garantirgli il supporto che merita'.

Il problema può essere che Francesco non si vede in maniera reale? Non sta preparando il futuro con voi.

Confermo che la sensazione che ho è che Francesco si sente ancora molto giocatore e dentro al campo. Ma è difficile capire il momento di cambiare il modo di vedersi, le proprie giornate.

C'è qualcuno che dovrebbe parlare con lui e fargli capire la situazione?

E' una questione molto personale e lui deve essere il primo a sentire di aver dato tutto. Se si sente di dare ancora qualcosa che lo faccia. La decisione finale la prenderà lui insieme al presidente. Ma non viviamo con stress questo momento. Ci può essere disagio quando è meno protagonista e l'ha esternato in questa intervista.

MAURO BALDISSONI A ROMA TV

Kevin Strootman ritorna, che si prova?

E’ un momento di grande gioia, confesso di essermi commosso. Abbiamo seguito da vicino il suo dramma, l’estate scorsa per lui è stato difficile tornare sotto i ferri, con tutte le incertezze, non erano tutti concordi sull’esito. Ha vissuto un momento duro, in fondo ad un periodo già durissimo. Abbiamo cercato d stargli vicino, siamo esplosi di gioia vedendo che il sostegno datogli ha portato a vederlo in campo come professionista, lo aspettiamo al meglio.

Qualità della rosa incredibile, tanti in panchina, altri infortunati.

Non c’è dubbio, la Roma ha qualità e ha giocatori internazionali. Li abbiamo messi insieme per primeggiare, competere al vertice. Abbiamo avuto problemi per risultati ed espressione di qualità. Ora col cambio stiamo ricucendo il filo, devo dire che vediamo miglioramenti continui nel lavoro che consente a questi giocatori di mettersi in mostra per il risultato collettivo.

Sul caso Totti-Spalletti?

Per noi è già finito oggi, non aspettiamo domani. Ha avuto uno sfogo comprensibile, quando si parla di rispetto io ci aggiungo anche l’affetto e implica accettare uno sfogo di chi si sente meno protagonista di quanto sia abituato. L’allenatore ha deciso di escluderlo perché poteva essere una distrazione per la squadra e non lo vedeva sereno, la squadra è la cosa più importante insieme ai risultati, noi lo abbiamo appoggiato. Spalletti è l’unico a decidere cosa è opportuno fare. Francesco è stato coi compagni, ha visto la partita è felice come noi, domani lavorerà e il problema non c’è. Da domani saremo più forti di prima.

Serata dalle emozioni forti.

Si è creato un momento di tensione che per quel che è Francesco ha avuto un interesse sproporzionato, per noi però è superato come anche ha detto l’allenatore, godiamo del risultato e del gioco, per i gol fatti e per quanto poco abbiamo subito e per Strootman che metto al primo posto delle soddisfazioni. Domani a lavoro con rinnovata fiducia e con Francesco per primo, lui è il Capitano di questa squadra.

Il gol che ha preferito?

Non voglio dirne uno, mi è piaciuto l’atteggiamento, prendere il gusto di giocare anche col risultato al sicuro. Prendersi rischi e proporre giocate che ultimamente non vedevamo più per timore e insicurezza. La testa è importante, abbiamo visto giocate divertenti.