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Piovani: “Non stiamo creando l’ambiente giusto per il lavoro di Garcia”

Il compositore e premio Oscar ha aggiunto: "Se poi devo dare un giudizio sugli ultimi tre anni sono dispiaciuto del fatto che partiamo sempre tra le favorite ma poi non riusciamo a vincere i titoli."

Redazione

Il compositore e premio Oscar Nicola Piovani è intervenuto durante la trasmissione "Ancora in tempo" sull'emittente radiofonica Centro Suono Sport. Ecco le sue parole:

Qualche anno fa disse che si sospendeva da tifoso romanista...a che punto è ora il suo percorso?

Vorrei chiarire: quando uscì questa dichiarazione fece molto scalpore, in realtà era una mia battuta sull'arrivo di Andreazzoli, nulla più. Ho sempre sostenuto e sosterrò sempre la Roma. Ora peso di più le parole, per evitare queste cose... (ride ndr).

L'emozione di Roma-Barcellona?

Dico solo che quando ho visto il gol di Florenzi ero con mio figlio e siamo rimasti fermi, allibiti, per 3 secondi. E' stata una grande serata, bellissima.

Cosa pensa del momento ambientale della Roma?

Per me non stiamo creando l'ambiente giusto per il lavoro dell'allenatore. Ci sono problemi, ma li stiamo aumentando. Per ora io tiferei chi lavora per la Roma, compreso il mister, poi a fine anno la società vedrà che fare, se tenerlo o no. Fino ad allora io tifo tutti quelli che sono nella Roma. Se poi devo dare un giudizio sugli ultimi tre anni sono dispiaciuto del fatto che partiamo sempre tra le favorite ma poi non riusciamo a vincere i titoli.

Quale atteggiamento ha lei come tifoso?

Vi racconto che -purtroppo- ho amici juventini, e con l'inizio della stagione non positivo invece di lamentarsi si sono compattati, non prestavano il fianco. Secondo me è un atteggiamento giusto. E' chiaro che si può criticare e dire che qualcosa non va, ma il linciaggio mi pare eccessivo. Sento tifosi romanisti parlare del fuorigioco di Totti o del rigore non dato al Frosinone, mi pare assurdo.

Cosa troveremo nel suo spettacolo al Teatro Olimpico "Semo o nun semo"?

Nel mio spettacolo provo a rappresentare una Roma meravigliosa del passato, soffermandomi su quella del Trionfale, capace di essere dolce ma decisa. Ora viene sempre rappresentata come aggressiva, coatta, volgare, brutta. La nostra città non è così, e io provo a tirar fuori il lirismo e la solidarietà che la permeavano nel passato.