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rassegna stampa

Villar, ecco il gioiellino giovane e tecnico. L’ha voluto Fonseca

Petrachi accoglie così lo spagnolo: "Grandi qualità e margini di crescita"

Redazione

Sarà pure dimagrito per lo stress, come è stato detto dalla Spagna, ma a vederlo sbarcare a Fiumicino Gonzalo Villar tutto sembrava tranne che stressato. Sembrava felice, anche se timido, per l’inizio della sua avventura romana. Maglia scura, zaino dello sponsor tecnico sulle spalle, giaccone rosso, pollice in alto dopo giorni, evidentemente, intensi, a voler certificare che sì, va tutto bene, "finalmente posso iniziare", come confidato alle persone a lui vicine. Ieri, poco dopo le venti, lo sbarco con un volo proveniente da Valencia, oggi le visite a Villa Stuart, la firma sul contratto e la conoscenza di Trigoria e dei suoi nuovi compagni. Centrocampista centrale, 22 anni da compiere tra un paio di mesi, fisico non imponente, piede destro, ama accarezzare il pallone e giocare a testa alta. Deve velocizzare giocata e pensiero, adattarsi ad un calcio più tattico come quello italiano ma, come per Ibanez, Petrachi è convinto di aver dato alla Roma un pezzo di futuro.

Ragazzo semplice, che dimostra anche meno dei suoi 22 anni, ama il numero 10 da quando è piccolo, anche se sul

suo profilo Instagram ha scelto il numero 8. La Roma - racconta Chiara Zucchelli su 'La Gazzetta dello Sport' - lo ha seguito spesso e nonostante i fastidi al menisco ne ha apprezzato la crescita di settimana in settimana, partita dopo partita. Una crescita che gli è valsa anche la prima convocazione con la Spagna Under 21, da sempre fucina di talenti. Villar sa perfettamente che nella Roma dovrà crescere, anche dal punto di vista fisico, per strutturarsi un po’ di più. A Trigoria lo vogliono valutare con calma, senza fretta - anche se l’infortunio di Diawara complica un po’ i piani -, per capire se il suo futuro è davvero da centrocampista oppure da trequartista.

Non solo: quando sui social lo paragonano a campioni come Romario o Iniesta, lui risponde sempre con semplicità e umiltà: "Devo fare ancora tanto", una delle sue frasi standard. All’allenatore, però, piacciono e molto anche i centrocampisti che pressano e in questo Villar dovrà essere bravo ad imparare tempi e movimenti. Gli piace andare diretto sull ’avversario, ma l’irruenza messa in mostra in Spagna dovrà essere limata in Italia: negli ultimi 18 mesi ha collezionato 15 cartellini gialli in 35 presenze, un numero da rivedere al ribasso.