Quasi 10 anni di Barcellona, la maggior parte alla Masia, la storica cantera blaugrana dove Carles Perez arrivò a 12 anni dalla fabbrica di talenti cittadina che si chiama Damm. Un amore fedele quello di Carles nei confronti del Barça, con tradimento finale: del club e non del giocatore, riporta "La Gazzetta dello Sport". Per questo Carles ha detto al suo procuratore Arturo Canales di lottare per non far inserire al Barça nel contratto con la Roma la clausola di recompra. C’è rimasto male Carles: ha aspettato tanto e quando è arrivato in prima squadra ha accettato di tenere il numero superiore al 25 che permetteva al club di farlo giocare, se necessario, col Barça B. E poi, improvvisamente, è stato invitato a fare le valigie con pochi giorni per decidere e digerire una delusione bruciante. E arrivata quando tutto sembrava aver preso la strada giusta. In agosto Valverde, che l’aveva fatto debuttare in Liga nel maggio scorso, con gli infortuni degli attaccanti titolari l’ha lanciato: in campo in 6 delle prime 7 giornate in di Liga, 5 volte da titolare. Debutto al Camp Nou con gol, debutto in Champions a San Siro con gol, debutto nell’Under 21. Un inizio di stagione travolgente. Poi la rottura, unilaterale. Ora Carles riparte da Roma, arrabbiato e pieno di voglia di far vedere al Barça cosa si perde.
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Perez, tutta la rabbia del sedotto e abbandonato dal Barcellona
Lo spagnolo arriva alla Roma con la voglia di dimostrare al suo club che ha sbagliato a venderlo
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