La Roma passa con relativa leggerezza, scrive Andrea Schianchi su La Gazzetta dello Sport, e si guadagna i quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus: gara secca che si giocherà a Torino.
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Pellegrini stende il Parma. Ora la Roma punta la Juve
Doppietta del centrocampista giallorosso al Tardini. Nei quarti di finale partitissima in casa dei bianconeri
La sorpresa iniziale sta nella disposizione sul campo dei giocatori della Roma: i giallorossi si sistemano secondo uno strano 3-3-3-1 che prevede una linea di retroguardia formata da Mancini, Cristante e Smalling, un centrocampo piuttosto scarno con Florenzi e Kolarov larghi sulle fasce e il solo Diawara a fare da metronomo, e poi una batteria di trequartisti (o presunti tali) con Pellegrini centrale e Under e Perotti sugli esterni, mentre il punto di riferimento offensivo è il croato Nikola Kalinic.
Il dispositivo dei giallorossi, di fatto, ricorda quello delle squadre degli anni Cinquanta che sceglieva il "sistema" di origine inglese e puntavano tutto sui duelli individuali. Il Parma non si spaventa di fronte a questa novità tattica e, dopo qualche minuto di logico imbarazzo, si organizza con Scozzarella che va a pestare la zona di campo dove si muove Pellegrini, Kucka che si allarga su Kolarov e lo stesso, dalla parte opposta, fa Barillà su Florenzi. A Siligardi il compito di schermare Amadou Diawara, mentre i terzini Laurini e Pezzella rimangono in posizione per aspettare i dribblomani Under e Perotti.
È Lorenzo Pellegrini, com’è facile intuire dal modo in cui le squadre si stendono sul campo, l’ago della bilancia: si muove si tutto il fronte offensivo e fa pure qualche passo indietro per aiutare Diawara nella costruzione. Sua la conclusione più pericolosa del primo tempo, un tocco ravvicinato che Colombi devia d’istinto in angolo, al minuto 10.
In avvio di ripresa, a spostare l’equilibrio è sempre Pellegrini che trova il tempo e lo spazio per un triangolo in piena area di rigore avversaria. Kalinic gli restituisce il pallone e il centrocampista giallorosso disegna un perfetto tiro a giro sul palo lontano. È il gol dell’1-0 al 5’. Poco prima il Parma aveva sfiorato il vantaggio con un missile di sinistro di Kucka dal limite, e subito dopo sono sempre gli emiliani a farsi pericolosi con Inglese: il centravanti si gira, eludendo l’intervento di Mancini, e costringe Lopez a una difficile parata.
E così la Roma mette il sigillo sulla partita con il rigore di Pellegrini (30’, fallo di mano di Barillà su cross di Florenzi).
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