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La Gazzetta dello Sport

Panchina di lusso. C’è una squadra di riserva: ora Mou ha l’imbarazzo della scelta

Panchina di lusso. C’è una squadra di riserva: ora Mou ha l’imbarazzo della scelta - immagine 1
Contro il Milan i giallorossi hanno cambiato la gara con Matic, El Shaarawy e Belotti. E in panca c’erano tante alternative

Redazione

Che poi a scorrerli tutti sembrava veramente di vedere un’altra squadra, quasi per intero fatta di titolari, scrive Andrea Pugliese su

Perché poi è vero che José Mourinho sta valorizzando tanti giovani in casa giallorossa (ieri con la prima squadra c’era anche Giovanni D’Aprile, difensore centrale della Under 18), ma a San Siro - domenica scorsa - aveva una panchina di alto livello. Basta ributtarci un occhio per capire anche perché la Roma è riuscita in corsa a cambiare la partita. In corsa, infatti, contro il Milan sono entrati Matic, El Shaarawy e Belotti (insieme al giovane Tahirovic), a tutti gli effetti tre potenziali titolari, ma poi al fianco di Toti (Mourinho era out per squalifica) c’erano anche altri giocatori come Spinazzola, Camara, Vina, Shomurodov e Solbakken. Oltre a Kumbulla, ad esempio, uno che viene considerato ancora giovane (perché di fatto lo è), ma che due stagioni fa è stato valutato la bellezza di 30 milioni di euro.

E tutto questo senza Karsdorp e in attesa di un certo Wijnaldum, che renderà ancora più lunghe le opzioni di scelta.  Insomma, ora che Paulo Dybala è di nuovo a disposizione e che l’infermeria si sta per svuotare del tutto, nella rincorsa alla Champions League (che oggi dista solo tre punti) Mourinho avrà la possibilità di puntare su una profondità di rosa non banale. Con tante soluzioni diverse e opzioni di scelta che gli permetteranno di cambiare pelle alla Roma dal via, ma volendo anche in corsa.