rassegna stampa

Lacrime e veleni: la Roma pensa alle vie legali. Politano piange, Spinazzola no: “Ora mi alleno”

Guerra di nervi tra i giallorossi e l’Inter dopo l’ultimo stop alla trattativa. La punta affranta prima di reimbarcarsi

Redazione

Al momento sull’asse Roma-Milano c’è solo rabbia, col club giallorosso pronto ad adire vie legali contro l’Inter per via del mancato scambio tra Spinazzola e Politano dopo un primo accordo raggiunto, senza contare il danno d’immagine al proprio giocatore, scrivono Massimo Cecchini e Vincenzo D'Angelo su "La Gazzetta dello Sport". Di fatto, questa situazione ha lasciato due giocatori avviliti. L’attaccante per non aver coronato il suo sogno di ritornare in giallorosso e il difensore per essere stato esposto al mondo come "a rischio". Tornando a Roma, però, ha solo commentato così. "Mi andrò ad allenare. Mi sento bene. Penso soltanto a domenica alla gara contro il Genoa". In ogni caso, la versione della Roma è che è stata l’Inter a proporre lo scambio e l’accordo è stato trovato col d.s Ausilio sulla base dello scambio del prestito con obbligo di riscatto. I giallorossi avrebbero voluto fare l’operazione la prossima settimana perché Fonseca a Marassi sarà in emergenza per i terzini, ma sperando di avere Politano col Parma in CoppaItalia, era stato dato l’ok. Poi, a loro dire, il voltafaccia, con le visite mediche prese a pretesto per trattare. Ma pur rifiutando il secondo step di visite chiesto dall’Inter, i due club hanno cominciato a lavorare sull’obbligo del riscatto. Il braccio di ferro ha fatto saltare il tavolo, perché le presunte alterazioni congenite di Spinazzola, note a tutti, sono state viste dai giallorossi come pretesti. E se il terzino, dopo aver parlato con Conte, spingeva per il nerazzurro, ascoltando certe chiamate tra le parti ha capito che la Roma si era comportata bene. Tra l’altro, alcuni giocatori giallorossi, hanno chiamato la dirigenza apprezzando la fermezza. Ma è davvero tutto finito? Dipende. Se l’Inter accettasse solo il prestito di Politano o si ripartisse dalle basi, tutto potrebbe ripartire. Gli ultimi mesi lasciano poco spazio alle interpretazioni: Matteo è finito piano piano ai margini del progetto e dentro a diverse voci di mercato. Il suo futuro sembra segnato, ma guai a sbilanciarsi sulla meta. I colpi di scena, in questa storia, sono dietro l’angolo.