Ibanez, l’intoccabile

C'è una statistica che meglio di tutte le altre rende l’idea di quanto Roger Ibanez sia considerato un giocatore fondamentale da José Mourinho, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, cioè quella dei minuti giocati.

Nelle sette partite disputate dalla formazione giallorossa prima di quella di stasera contro l’Helsinki, infatti, il difensore brasiliano è l’unico calciatore della rosa romanista che non ha saltato nemmeno un minuto di gioco: sono 630 in totale, più i recuperi.

A conferma del momento d'oro che sta vivendo Ibanez, è arrivata anche

la convocazione nella Selecao da parte di Tite, che lo ha chiamato per il doppio test di settembre contro Tunisia e Ghana, in programma rispettivamente il 23 a Le Havre e il 27 a Parigi.

Tra le persone coinvolte per il raggiungimento dell'obiettivo c'è sicuramente José Mourinho, l'allenatore che in poco più di un anno gli ha fatto fare il definitivo salto di qualità, soprattutto dal punto di vista mentale e della concentrazione, che ancora oggi è uno dei suoi punti deboli. Sembrava, quando è arrivato, che Ibanez fosse quanto di più lontano dal prototipo del difensore ideale di Mourinho, invece fin dallo scorso anno Roger ha instaurato un ottimo rapporto con l'allenatore ed è diventato un punto fisso della squadra.