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La Gazzetta dello Sport

Giallorossi male. Pioggia di fischi ma cambi giusti

Giallorossi male. Pioggia di fischi ma cambi giusti - immagine 1

Dopo un primo tempo imbarazzante e sotto di due gol, i tifosi protestano contro la squadra. Dopo il pareggio finale l'umore non cambia

Redazione

Finisce tra i fischi a tinte giallorosse, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. La Roma di Mourinho prosegue il ciclo cominciato dopo la sosta con questi risultati: tre pareggi e una sconfitta (in Coppa), arrivando ad avere nove punti in meno rispetto alla criticatissima squadra di Fonseca di un anno fa. Merito di un Verona quasi “europeo” che per oltre un’ora domina la partita, prima della rimonta dei baby. Insomma, il 2-2 - santificato dalle reti di Barak, Tameze, Volpato e Bove - è giusto, con un dato su cui riflettere in casa gialloblù: sono già 16 i gol subiti nell’ultimo quarto d’ora. Certo, i giallorossi avevano nove assenti a causa del Covid, infortuni e squalifiche, ma occhio a dare alibi: nell’undici di partenza la Roma aveva dieci giocatori nel giro delle rispettive nazionali. Lecito aspettarsi di più. La Roma sbanda, la banda Tudor controlla e chiude il primo tempo con il doppio vantaggio. Sono i cambi vitaminici della ripresa - da Veretout ai baby - a far lievitare i giallorossi, che passano prima al 3-4-3 e poi nel finale al 4-2-3-1. Zalewski sgomma a sinistra, ma è Volpato, su azione seguente ad angolo, ad accendere la corrida, anche perché la stanchezza e i cambi fanno arretrare troppo il Verona. Lo stadio s’infiamma al pareggio di Bove, su cui Montipò latita. È il 39’, e ci sarebbe ancora tempo per l’impresa, ma i giallorossi in pratica si spengono lì. Con Roma e Verona alla fine accomunate dai rimpianti.