Il mercato della Roma ha rinforzato la squadra, come scrive Fabio Bianchi su La Gazzetta dello Sport. Pochi innesti, ma molto mirati. D’altronde la Roma, con la rosa che ha, non ne aveva molto bisogno. Maitland-Niles a destra della difesa e l’innesto di Sergio Oliveira a centrocampo che ha già dimostrato in un lampo di tempo quanto può essere prezioso: due partite, due reti. Mourinho poi ha recuperato Lorenzo Pellegrini, e prima o poi tornerà anche Spinazzola, per la sua gioia e quella del c.t. azzurro Roberto Mancini. I giallorossi, ancora in corsa in coppa Italia tra l’altro, sono tra i maggiori favoriti per il posto in Europa League. Se non avessero perso in modo clamoroso contro la Juventus all’Olimpico, sarebbero anche davanti proprio alla banda di Allegri. Quello che è mancato alla squadra dello Special One è giusto un po’ di continuità e di solidità nelle occasioni importanti. Ma con l’inserimento di Oliveira l’impressione è che sia diventata più sicura, oltre che più completa.
La Gazzetta dello Sport
Europa, ultimo treno. Mou in pole: pochi innesti ma mirati
Ci sono due posti in Europa League e Conference per cinque squadre
L’importanza di Zaniolo Mourinho ha piazzato il portoghese nel punto nevralgico del gioco, a fianco di Veretout. Con il ritorno di Pellegrini il sistema che sembra voler adottare è il 4-2-3-1, riportando Zaniolo nel tridente dietro Abraham. Ma ha sempre pronta la soluzione dei due a fianco in attacco, che ha funzionato bene in qualche partita. Se sta bene, Zaniolo sarà decisivo per le sua qualità e per le varianti che offre. Comunque sia, il potenziale a disposizione di Mou è importante. Mou che è un’altra carta a favore della Roma per la corsa all’Europa, perché è stra-abituato a lottare per certi traguardi, a differenza degli altri rivali, fatta eccezione per Sarri che l’Europa League l’ha già vinta col Chelsea. C’è da scommettere che non ha nemmeno accantonato il pensiero della Champions, figuriamoci l’Europa minore.
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