La malinconica “oscurità” in cui si è trovato precipitato Paulo Dybala dopo l’infortunio al retto femorale della coscia sinistra, occorsogli domenica scorsa contro il Lecce, forse ha una via d’uscita che gli consenta di non perdere quello che per lui è l’appuntamento più importante dell’anno: il Mondiale in Qatar, che comincerà fra un mese, scrive Massimo Cecchini su
La Gazzetta dello Sport
Diagnosi Dybala: fuori 5-6 settimane ma spera nel Mondiale. La Roma? A gennaio
Dopo gli esami a cui l’attaccante argentino è stato sottoposto ieri presso la clinica romana Villa Stuart, infatti, si è capito che i tempi tecnici perché la Joya possa guarire per mettersi a disposizione del c.t. Scaloni ci sarebbero. È uno sprint sul filo di lana, ma visto che la risonanza magnetica ha evidenziato una lesione fra il secondo e il terzo grado, le settimane di stop dall’infortunio potrebbero essere quantificabili in 5-6.
La sensazione, infatti, è che l’infortunio avrebbe potuto avere esiti peggiori, ed è per questo che un senso di sollievo ha percorso tutto l’entourage del giocatore. Il rischio che lo stop precludesse le possibilità di partecipare al Mondiale, per un giocatore che novembre compirà 29 anni, era non banale. Per questo si è già iniziata la fisioterapia. Per Dybala, infatti, saranno usati dei macchinari particolari, che consentano un recupero rapido, ma che non gli faccia correre rischi. Non è escluso, tra l’altro, neppure che la Joya ricorra ai fattori di crescita – come fanno in tanti – visto che questo potrebbe aiutarlo ad abbreviare l’assenza. Una cosa è certa: lo staff medico della nazionale argentina ha molta fiducia in quello della Roma e così agire in sinergia non sarà affatto un problema.
La prossima Dybala sarà sottoposto a nuovi esami strumentali che chiariscano il grado di guarigione della lesione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA