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Camara con vista. Corsa e gol: Mourinho pensa a Mady per accendere il centrocampo

Camara con vista. Corsa e gol: Mourinho pensa a Mady per accendere il centrocampo - immagine 1
Il guineano contro il Ludogorets ha avuto un buon impatto e domani si candida per giocare contro l'Empoli dal primo minuto

Redazione

In un quarto d'ora, nonostante un campo in condizioni disastrose, ha sfiorato il gol, portato dinamismo ed energia e fatto vedere la voglia di ritagliarsi un posto nella Roma. Mady Camara, contro il Ludogorets ha avuto un buon impatto e domani - scrive Chiara Zucchelli su 'La Gazzetta Sportiva' - si candida per giocare contro l'Empoli dal primo minuto. L'ex Olympiacos, arrivato in fretta e furia in prestito con diritto di riscatto si è concentrato solo sul campo, basti pensare che non è stato ancora presentato, perché chiaramente ha dovuto e deve scalare posizioni non avendo avuto tempo di convincere Mourinho durante la preparazione. Matic e Cristante sono due giocatori che, separati, sono preziosissimi, mentre in coppia sembrano faticare, soprattutto per quanto riguarda quel dinamismo che Wijnaldum avrebbe garantito e che invece, ora, vuole portare Camara. A 25 anni è convinto di avere davanti la grande occasione della carriera e, soprattutto, ha una buona esperienza che gli consente di "buttarsi" anche se non conosce ancora perfettamente moduli e schemi della Roma.

In teoria, in rampa di lancio, c'è anche il 20enne Bove, che invece il modo di lavorare di Mou e dei compagni lo conosce bene, ma la sensazione è che, in questo momento, il tecnico portoghese preferisca affidarsi a un giocatore più esperto come Camara. Tra l'altro, Mady non disdegna affatto la fase offensiva e questo per Mourinho conta. I suoi numeri parlano chiaro: 22 gol e 14 assist in 234 presenze in carriera.  A parlare, invece, di lui a Mourinho, è stato proprio Pedro Martins, che lo ha allenato per 180 partite: portoghese e amico di Mou, ha dato buone recensioni al tecnico giallorosso e anche queste parole hanno avuto un peso quando la Roma ha deciso di fare sul serio per tesserarlo. Quando la Roma lo ha chiamato ha detto sì in un secondo e la sua determinazione è stata fondamentale per chiudere l'affare.