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Stasera c’è l’Inter: è un “quarto” che vale una finale

Stasera c’è l’Inter: è un “quarto” che vale una finale - immagine 1

È una partita secca, si sa, può accadere di tutto. La rabbia della Roma può diventare un motore che spinge al successo

Redazione

Per ora, in campionato, Inter e Roma sono divise da quattordici punti (i nerazzurri hanno pure una partita in meno), da sogni e ambizioni del tutto diverse, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Un abisso, tanto per giocare sul nome dell’arbitro, Abisso appunto, che quei sogni li ha quasi demoliti annullando il gol di Nicolò Zaniolo con il Genoa, sabato scorso. Nick è atteso all’ennesimo esame, dopo dieci giorni complicati, prima per la sua cedibilità sbandierata dal gm Pinto a fine mercato (con la Juve che ha cominciato a pressare), dopo per i fatti di Roma-Genoa e l’espulsione che gli negherà di giocare in campionato, ma non certo stasera. Che è la sua notte.  La rabbia della Roma (e di Zaniolo) per le deludenti prestazioni in campionato, può diventare un motore che spinge al successo. Del resto, Mourinho non è abituato a chiudere le sue stagioni con zero tituli. Anche quando non è andata benissimo ha portato a casa almeno una coppa. Per la Roma, alzare un trofeo, significherebbe giocare l’anno prossimo una coppa diversa dalla Conference. Nonostante tutto, la Roma deve poter sognare il colpaccio a San Siro, contro una Inter distratta dalla corsa scudetto. La Roma si presenta rabbiosa a San Siro per questi quarti di Coppa Italia, un trofeo che da queste parti è sempre un gioiello, dimenticato in un cassetto dal 2008.