La magica notte contro il Feyenoord presenta adesso il conto: Smalling e Wijnaldum si fermano. leri l'inglese si è sottoposto agli esami strumentali di rito che hanno confermato la lesione alla coscia sinistra. Come da costume, il club non ha comunicato i tempi di recupero. Ma trattandosi di una lesione che veleggia più verso il 2° rispetto al l° immaginare uno stop tra i 25 e i 30 giorni non è sbagliato, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E per Mou iniziano i problemi. Perché c'è una Roma con Smalling e un'altra senza. Mai come in questa stagione l'inglese ha avuto una continuità incredibile (28 gare su 29 da titolare in campionato, li su 12 in Europa League per poi subentrare in entrambi i match), le pochissime volte che è mancato, il reparto ne ha risentito. La Roma è dipendente da Smalling e questa dipendenza si acuisce dando un'occhiata al calendario che attende i giallorossi. Nelle prossime quattro partite di campionato la Roma si gioca l'accesso alla Champions del prossimo anno. Inoltre, riavere Smalling nel match d'andata contro il Bayer Leverkusen sarebbe un miracolo. Vorrebbe dire anticipare di almeno 5-6 giorni sulla prima prognosi e il rischio ricaduta per un infortunio di questo tipo è altissimo. Siccome i guai non arrivano mai da soli, si ferma anche Wijnaldum. Per l'olandese si tratta di una lesione di primo grado: stop di un paio di settimane. Domani sera a Bergamo toccherà ancora una volta a Llorente a scendere in campo tra i titolari. Arrivato a gennaio in prestito oneroso, per trattenerlo a Trigoria anche il prossimo anno, a fine stagione la Roma dovrà versare 18 milioni al Leeds. Llorente, però, ha 4 gare per convincere ulteriormente Pinto e i Friedkin a fare uno sforzo.
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