rassegna stampa

Scritta anti-Zaniolo, derby a rischio scontri tra ultrà

Le forze dell'ordine stanno lavorando all'identificazione degli incursori di ieri a Trigoria

Redazione

Un derby al vetriolo. Guastato alla vigilia dall'incursione a Trigoria, sede di allenamento della Roma, di un manipolo di ultras biancocelesti che hanno esposto uno striscione con l'immagine di una sedia a rotelle e la scritta "Zaniolo come Rocca, Zoppo de Roma".

Le forze dell'ordine che, intanto, come riporta Il Messaggero, stanno lavorando all'identificazione degli incursori di ieri a Trigoria - ci sono immagini delle telecamere, ma bisognerà capire se ci sono volti noti o altri meno conosciuti mandati a fare il lavoro sporco e anche ricevere una eventuale denuncia per diffamazione da parte del fantasista - hanno già messo in campo un dispositivo pronto per qualsiasi evenienza.

Oggi, con fischio di inizio alle 18, all'Olimpico sono previsti ben 60mila spettatori. Il timore è più che altro che il match possa essere segnato prima e dopo la gara da violenze. Per questo già dalla notte appena trascorsa, il Centro storico, dove già erano stati avvistati i primi ultras stranieri gemellati dall'Inghilterra (West Ham per la Lazio, e Southampton per la Roma), il ponte conteso di via degli Annibaldi, i dintorni dei pub del Colle Oppio, San Giovanni, dell'Appia, compresa la sede degli Irriducibili in via Amulio, di Trastevere e di Prati, dove i supporter sono soliti trascorrere le serate, sono sorvegliati speciali.

La Digos ha le antenne ben alzate per prevenire scintille e contatti tra gli ultras. Milleduecento gli uomini schierati tra agenti e carabinieri solo per l'evento, saranno duemila in tutto coinvolti anche nei controlli e nelle bonifiche. Sale, dunque, la tensione.

L'apertura dei cancelli è prevista alle 15.30 ma potrebbe essere anticipata in caso di forte afflusso. Chi non vedrà il derby sarà, di sicuro, il rapinatore 40enne, romanista, che arrestato dalla polizia dopo un colpo a mano armata in una Farmacia del Tiburtino, ha detto mentre lo portavano in commissariato: "Addio derby".