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Il Messaggero

L’Olimpico fischia la squadra e i Friedkin. Per Mourinho striscioni e cori della Sud

L’Olimpico fischia la squadra e i Friedkin. Per Mourinho striscioni e cori della Sud - immagine 1
Nel pullman che ha portato il gruppo allo stadio presenti Dan e Ryan più gli indisponibili che poi sono finiti in tribuna
Redazione

Dan e Ryan non hanno lasciato sola la Roma. Pur senza parlare pubblicamente, hanno voluto essere accanto alla squadra. scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il presidente è rientrato ieri mattina da Londra e nel pomeriggio è salito sul pullman assieme al figlio e i calciatori e ha percorso il tragitto da Trigoria allo stadio Olimpico con la squadra e il nuovo tecnico De Rossi. Un segnale di risposta anche alle indiscrezioni secondo cui l'imprenditore texano sarebbe pronto a vendere il club a un fondo arabo. Notizia smentita dal diretto interessato che ha ribadito la sua intenzione di restare nella Capitale nonostante le contestazioni. Il clima pesante si è respirato sin da subito all'interno dello stadio dove la squadra è stata fischiata durante la lettura delle formazioni. Gli unici ad essere risparmiati sono stati Bove, El Shaarawy, Dybala e Lukaku. Fischi anche al cambio di Spinazzola. Insomma, ai calciatori non è stato perdonato l'atteggiamento tenuto verso Mourinho, che è molto vicino ad accettare l'offerta araba del Al-Shabab e a costruire una squadra di stelle per la prossima estate. Un Olimpico meno coinvolgente rispetto a quando José era in panchina. In tutti i settori dello stadio sono apparsi striscioni per salutare Mourinho e accogliere De Rossi. Due di quelli più significativi sono stati esposti in Curva Sud "Noi non abbiamo preteso trofei e allori ma solo rispetto per quella maglia e quei valori" e "Ci sono ricordi che non hanno contratti le corse e i sorrisi che ci hai regalato tutte le volte che ti sei schierato...per il tuo romanismo sarai sempre rispettato. Grazie mister". Poi, quelli per De Rossi: "Tu che quella maglia l'ha sempre onorata..Insegna a questa squadra come deve essere sudata". A fine partita Daniele è andato a salutare la Sud e ha invitato la squadra a seguirlo. I giocatori hanno incassato i fischi, ma hanno lanciato la maglia: "È la società che prende le decisioni e ci ha rimesso lui (Mourinho ndc), noi eravamo con lui fino all'ultimo ma non è bastato", ha detto El Shaarawy. "È un momento difficile, ma tutti insieme dobbiamo ripartire perché vogliamo il bene della Roma".

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