Ieri Morgan De Sanctis ha convinto, o quasi, anche i suoi detrattori. Come evidenzia oggi Stefano Carina su Il Messaggeroerano quattro anni che non parava un rigore (18 ottobre 2011 a Gomez in Napoli-Bayern Monaco 1-1). In campionato quasi sei (febbraio 2010 a Di Natale in Udinese-Napoli 3-1). Dopo le critiche ricevute dopo il ko contro la Sampdoria, medicina migliore non poteva esserci.
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De Sanctis: «Serve più equilibrio e meno pressione»
"E' stata una settimana nella quale non sono stato messo nelle condizioni ideali per fare quello che di solito faccio, allenarmi e parare"
«E' stata una settimana nella quale non sono stato messo nelle condizioni ideali per fare quello che di solito faccio, allenarmi e parare. Però il calcio è così e soprattutto in posti come Roma e Napoli dove ormai gioco da 7-8 anni, bisogna accettare che i tifosi vogliono tantissimo e fanno bene a pretendere tanto, ma devono capire che soltanto attraverso l'equilibrio nei giudizi e nella passione può migliorare questo ambiente che noi stiamo cercando di trasformare in vincente. Noi giocatori e la società lo stiamo facendo, la gente deve capire che i nostri sforzi devono essere accompagnati dal loro entusiasmo».
«Nessuno è insensibile. I tifosi e chi ci ruota attorno devono capire che possiamo dare di più attraverso la fiducia e un equilibrio più costante. Io più di altri, visto che sono un giocatore esperto, riesco a somatizzare delle critiche, ma se questa pressione va a finire sui più giovani, meno abituati a fare questo, si perde il potenziale della squadra e non possiamo permettercelo».
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