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Dalla panchina al gol che spacca la partita. La notte di Lorenzo il Magnifico

Dalla panchina al gol che spacca la partita. La notte di Lorenzo il Magnifico - immagine 1
Le sue condizioni non erano ottimali, ma quando il Napoli è rimasto in 10, l’occasione è stata troppo ghiotta per non provarci
Redazione

Inizialmente José Mourinho lo aveva scelto al posto di Lorenzo Pellegrini ed Edoardo Bove non aveva fatto sentire la sua mancanza. Fino a quando, però, il capitano è entrato in campo al 71° e nel giro di soli cinque minuti ha segnato un gol pesantissimo al Napoli. Un gol - sottolinea Gianluca Lengua su 'Il Messaggero' - che lo ha riabilitato agli occhi di chi lo ha criticato dopo la prestazione contro il Bologna, una delle peggiori degli ultimi due anni. Le sue condizioni non erano ottimali, ma quando il Napoli è rimasto in 10, l’occasione è stata troppo ghiotta per non provarci. Non è andato peggio Bove che, pur non avendo trovato il gol, ci è andato vicinissimo. Nel giro di 20 minuti il ragazzino lanciato da Mourinho meno di un anno fa ha creato non pochi problemi al Napoli campione d’Italia. La tigna e l’aggressività sono due delle sue migliori qualità.

Ha recentemente firmato il rinnovo fino al 2028 guadagnando circa un milione a stagione, un segnale da parte della società sia al ragazzo sia al mercato. Chi lo vorrà dovrà spendere cifre che si avvicinano ai 20 milioni. La scorsa estate dopo un colloquio tra il procuratore Tavano e Tiago Pinto, che ha coinvolto anche Mourinho, tutti hanno deciso che la Roma poteva essere il club giusto in cui continuare a crescere. Ecco perché quando il Sassuolo lo ha chiesto in estate al posto di Volpato, la Roma ha risposto con un secco no.

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