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Il Messaggero

“Arbitro inadatto”: Mourinho sotto inchiesta

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Il tecnico ancora all'attacco: "Marcenaro non ha la stabiltà emotiva adatta". Il portoghese se la prende anche con Berardi: "Prende falli e rigori inesistenti"
Redazione

Una vigilia di quelle da ricordare. Anche perché il rischio di non ascoltare Mou per un po’ di tempo esiste. Quando però José parla - opinabile o meno nei contenuti - lo fa sempre perché segnato da un precedente. E così, l'attacco congiunto all'arbitro Marcenaro, al Var Di Bello e a Berardi, è dovuto ad un trascorso che ha visto lo Special avere dei problemi con i soggetti in questione. E - spiega Stefano Carina su 'Il Messaggero' - l’arbitro designato per il match odierno contro il Sassuolo è il primo: "Mi preoccupa, lo abbiamo avuto tre volte come quarto uomo e non penso abbia la stabilità emozionale per partite di questo livello. Non mi lascia tranquillo. Vedrete che sicuramente con lui, Mancini prenderà un giallo dopo 10 minuti e salterà la Fiorentina". Marcenaro era il quarto uomo di Roma-Udinese di domenica scorsa e ha suggerito a Massimi l'espulsione di Foti. Già in precedenza - sia a Cagliari che lo scorso anno a Monza - aveva indotto l’arbitro di turno ad ammonirlo. Parole dure che provocano la risposta immediata della Procura della Figc che dopo un paio d'ore apre un'indagine per le dichiarazioni dell’allenatore. Lo Special ne ha anche per il Var Di Bello:"Con lui abbiamo avuto spesso sfortuna". Il riferimento è soprattutto a quanto accadde a Napoli nella sua prima stagione in giallorosso, con un rigore non fischiato a Zaniolo (e una mancata espulsione di Zanoli) che portò lo Special durante il match a definire Di Bello "fenomeno" per poi proseguire al fischio finale: "Ho provato vergogna adessere lì".

Sistemata la questione arbitrale, è tempo di passare al Sassuolo e soprattutto a Berardi:"Giocatore fantastico. Ma bisogna avere più rispetto per l’avversario e per il gioco. È troppo quello che fa per destabilizzare: prende gialli, falli, rigori inesistenti. Io lo amo e lo odio". A Trigoria non hanno dimenticato quanto accadde nella passata stagione all’Olimpico, quando il nazionale azzurro provocò la sciocca reazione di Kumbulla che lasciò la Roma in 10, perdere per 4-3 contro gli emiliani. Ogni domanda diventa lo spunto per un affondo:"Smalling? Se non rientra fino a fine dell’anno solare, vuol dire che non partecipa a 68 allenamenti. Ndicka è venuto qua, ben fatto da Pinto. Ricordo però le sue parole perché mi ha detto 'è perfetto per la panchina e per crescere con te', ed è invece diventato titolare..." Sistemato il passato e il presente non resta che guardare al futuro:"Dico una cosa che mi ha detto un mio amico allenatore... Sapete chi sarà davvero sfortunato per il secondo posto della Roma nel girone di Europa League? La squadra retrocessa dalla Champions che dovrà giocare contro di noi".

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