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rassegna stampa roma

Sud tra rabbia e orgoglio striscioni per Mourinho e boato per il figliol prodigo

Sud tra rabbia e orgoglio striscioni per Mourinho e boato per il figliol prodigo - immagine 1
I Friedkin hanno accompagnato l'allenatore sul bus della squadra. Contestazioni per tutti i calciatori, consensi solo per Bove, Dybala e Lukaku
Redazione

Che all'Olimpico ci potesse essere un clima particolare lo sapeva lui per primo. Affetto e rabbia. Fischi e cori. Supporto e contestazione, scrive Marco Juric su Repubblica. Daniele De Rossi se lo aspettava. Perché "nessuno è capace come i tifosi della Roma di amare due persone nello stesso momento". Il nuovo e il vecchio allenatore. Insieme. In questa surreale atmosfera di affetto per l'ex capitano tanto quanto quello per José Mourinho. Diversi gli striscioni esposti per l'allenatore portoghese. "Hai difeso la nostra Roma, ci hai portato alla vittoria. José Mourinho eterna gloria" si è alzato in Tribuna Tevere, insieme ad un "è stato un privilegio averti dalla nostra parte. Grazie José". Enorme quello esposto dalla Curva Sud, silenziosa più del solito e senza bandiere: "Ci sono ricordi che non hanno contratti. Le corse e i sorrisi che ci hai regalato. Tutte le volte che ti sei schierato. Per il tuo romanismo sarai sempre rispettato. Grazie mister". Perché all'interno del commiato al portoghese c'è stato l'esordio di De Rossi come nuovo allenatore della Roma. Visibilmente emozionato al suo arrivo allo stadio, nonostante i sorrisi di circostanza. Scortato da Dan e Ryan Friedkin. Non nascondendosi come loro abitudine, ma per la prima volta da quando sono a Roma, mettendoci la faccia. Perché dentro a tutto questo, molto forte è stata invece la contestazione ai calciatori. Senza eccessi, con un dissenso pacato ma fortissimo. Il disinteresse. Iniziato fuori dall'Olimpico fin dal loro arrivo in pullman e proseguito durante tutto il riscaldamento in un clima surreale. Dall'altra il silenzio assordante di tutto l'Olimpico. Rotto solamente dai fischi per tutti i calciatori. Per primi sono entrati i portieri, poi è stata la volta della squadra. Le formazioni se possibile sono state ancora più esplicative. A sottolineare, secondo i tifosi, i principali colpevoli dell'andamento negativo della squadra e dell'esonero di José Mourinho. Spinazzola e il capitano Pellegrini quelli maggiormente presi di mira. Applausi solo per Bove, Dybala e Lukaku. Il resto e stato silenzio. Come se a nessuno davvero importasse della partita. Sessantamila persone combattute nelle emozioni e chiaramente distaccate dai protagonisti. In un clima glaciale rotto ben presto dai gol. Il gong finale a tutto quello che non fosse calcio giocato. Da li in poi è stata tutta discesa. Almeno per De Rossi. Non per un Olimpico ancora scosso dal terremoto giallorosso dell'ultima settimana.

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