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Juventus, nuovi guai. Una carta segreta per Mandragora: ascoltato anche Lombardo

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Al vaglio dei pm di Torino - oltre alla manovra stipendi nell'ambito della quale è stato convocato anche Dybala - gli accordi fuori bilancio con Udinese e Atalanta

Redazione

Accordi segreti, non depositati in Lega, non solo sulle manovre stipendi, ma anche dietro alle cessioni dei calciatori ad altri club, per far quadrare i conti della Juventus. È questo il sospetto - come scrive Sarah Martinenghi su 'La Repubblica' - della procura di Torino. I pm hanno voluto scavare su alcuni rapporti di partnership, tra cui quelli con l’Udinese per 26 milioni di euro. Per i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello ci sarebbero delle “side letter” sottoscritte solo dalla Juventus dietro ai famosi “impegni morali” di cui parlò l’ex ds Paratici. Nel mirino è finita così la “girandola” di Rolando Mandragora. In procura sono stati ascoltati come testimoni lo stesso Mandragora, suo padre (come agente), e ieri anche il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia. I pm venerdì scorso hanno anche cercato conferme da Maurizio Lombardo, dirigente ora alla Roma che, nel passato alla Juventus, si era occupato dei contratti di cessione dei calciatori.

Altre contro-scritture non depositate in Lega riguarderebbero debiti con l’Atalanta per 14,5 milioni di euro non messi a bilancio. Gli impegni di riacquisto non federali, secondo gli investigatori, avrebbero riguardato i calciatori Mattiello (per 4 milioni), Muratore (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni). Di altra natura - continua il quotidiano - l’audizione di Dybala, a Roma: dopo il suo addio alla Juve, il suo legale avrebbe chiesto unrisarcimento al club che l’aveva illuso di un rinnovo. Era stato raggiunto un accordo da 3 milioni, iscritti nel nuovo bilancio come fondo rischi. Una cifra però sospetta visto che il suo debito con la Juve era di 3,7 milioni, ma per gli stipendi posticipati a causa del Covid.