Si è discusso molto in questi giorni della questione sospensione e rinvio di Udinese-Roma con due posizioni chiare: il club giallorosso pretendeva di spostare la gara a metà maggio per evitare di disperdere ulteriori energie in vista della gara d’andata delle semifinali d’Europa League. La Lega Serie A ha invece deciso di riprogrammare il match nella prima data utile, ‘nascondendosi’ dietro il dettato normativo che impone il recupero delle gare sospese entro 15 giorni. Come svela Matteo Pinci su Repubblica, però, qualche istante prima che il Consiglio di Lega, convocato d’urgenza, si riunisse per decidere sul recupero di Udinese-Roma è arrivato il diktat di Claudio Lotito. Sì proprio Lotito che negli ultimi giorni ha espressamente dichiarato che ‘una gara non può essere sospesa per un codice giallo’.
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Il “no” al rinvio con l’Udinese deciso dopo lo stop di Lotito
Il presidente laziale, senatore della Repubblica e Consigliere federale, non avrebbe il diritto di voto in queste circostanze, ma ha voluto esprimere come i suoi colleghi un parere. Di questo tipo: “Bisogna fare il possibile per rispettare le regole”. A lui si sono allineati gli altri consiglieri, alcuni interessatissimi visto che Empoli e Verona rappresentati dalla figlia del presidente Corsi e da Setti sono in lotta per la salvezza con l’Udinese. Così il presidente Casini ha deciso: irricevibile la proposta della Roma si rigioca il 25 aprile. Il problema è il condizionamento politico dell’attuale presidente di Lega, emanazione di Lotito. Casini ha difeso le posizioni di Lotito in aperta guerra politica con Gravina.
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