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Totti: «Speravamo restasse Luis»

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Se proprio era destino che finisse, almeno è finita con una bella giornata l’avventura di Luis Enrique alla Roma.

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Se proprio era destino che finisse, almeno è finita con una bella giornata l’avventura di Luis Enrique alla Roma.

Una giornata serena, a respirare l’aria del mare, un pranzo con due brindisi per la Roma, con tutti i suoi giocatori accanto. Quegli stessi ragazzi che il tecnico asturiano ha conquistato con le sue idee, con i suoi modi. Ha lasciato il segno Luis Enrique, forse non sul piano dei risultati, certamente sotto l’aspetto personale. «Ci è piaciuta la sua umanità, è una grande cosa, un valore unico» ha detto ieri Francesco Totti. Uno di quelli che si è prodigato per l’organizzazione della giornata e che ha parlato ai giornalisti fuori dal ristorante L’Isola del Pescatore dove la Roma si era data appuntamento dopo aver fatto uno degli ultimi allenamenti a Trigoria prima del rompete le righe per le vacanze estive. Da Trigoria a Santa Severa a mangiare sul lungomare, di nuovo la Roma che si è ritrovata attorno a un tavolo. E’ successo parecchie volte in questa stagione,durante periodi più o meno felici. Era successo anche nel corso del ritiro di Riscone, in baita, per cercare di trovare da subito l’unità, l’amalgama tra vecchi e nuovi necessaria per affrontare al meglio il campionato. Era successo anche un anno fa, non in Italia, ma in Spagna, a Barcellona. Luis Enrique aveva appena deciso di lasciare la Catalogna per mettersi al timone della nuova Roma. I suoi ragazzi, quelli del Barça B, avevano deciso di salutarlo tutti insieme in un ristorante anche allora ad un passo dal mare.

Non ha voluto parlare ieri Luis, lo ha fatto Francesco Totti, che ha ribadito tutta la stima per l’allenatore e per l’uomo: «Abbiamo sempre detto che se fosse rimasto saremmo stati contenti. Cosa ci ha insegnato? Ci è piaciuta la sua umanità, è una grande cosa, un valore unico». Poi a Totti è stato chiesto ovviamente anche altro. Del futuro, ad esempio. E delle parole di De Rossi che ha chiesto investimenti: «Cosa ne penso? Io sono anni che lo dico – ha spiegato Francesco -. Dite sempre che so’ matto...». Poi i propositi per la prossima stagione :«L’annata è andata così, ora penso alle vacanze, da luglio ricominceremo la nuova avventura, speriamo meglio». E Montella? Un allenatore troppo amico dei giocatori? Totti smentisce categoricamente: «Ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno, anche qui a Roma. Appena arrivato mi ha messo fuori, conosco il carattere di Vincenzo... Quello che deve fare, lo fa». La chiusura è con una battuta: «Chi paga il conto? Gli americani, spero...». Poi tutti a tavola, a mangiare, a divertirsi. Il menù? Antipasti cotti e crudi, risotto alla pescatora, linguine all’astice, tiramisù e millefoglie. Per la cronaca, ha pagato De Rossi. La squadra si è anche divertita a scattare foto. Come quella di De Rossi che mostra insieme a Osvaldo il dito rotto. Oppure quella di gruppo sulla spiaggia con il castello alle spalle e il mare poco più in là. Il mare oltre il quale c’è la Spagna dove tra qualche mese Luis Enrique farà ritorno. Ciao Lucho!