rassegna stampa roma

Iorio: «Ma che cosa ne pensa lui?»

(Il Romanista – M.Macedonio) «Credo che al di là delle dichiarazioni lusinghiere rilasciate dai giocatori nei suoi confronti, e della posizione della società, apertamente schierata con lui, oggi sia più importante sapere cosa pensa lo...

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) «Credo che al di là delle dichiarazioni lusinghiere rilasciate dai giocatori nei suoi confronti, e della posizione della società, apertamente schierata con lui, oggi sia più importante sapere cosa pensa lo stesso Luis Enrique. Perché non bisogna mai fare i conti senza l’oste. E potrebbe anche essere lui a non voler restare».

Si inserisce così, Maurizio Iorio, estimatore del tecnico giallorosso fin dalla prima ora, nella disputa tra coloro che lo vorrebbero ancora alla guida della Roma per il prossimo anno e quelli che ne preferirebbero invece la sostituzione con un altro allenatore. «Secondo me (...) vista l’idea iniziale della Roma, ma soprattutto gli investimenti fatti dalla società, pur capendo l’amarezza e la delusione per una stagione altalenante e non brillantissima, tenterei di nuovo con lui. E’ importante però capire cosa vuole fare lui per primo. Bisogna quindi leggere nei suoi occhi e vedere se vi è la stessa voglia e la stessa convinzione che c’era all’inizio della passata stagione. Credo che sia quanto mai opportuno che la società valuti tutto questo. Lui stesso, del resto, ha detto sabato sera di voler capire quanto potrà essere ancora di aiuto a questa squadra e a questi ragazzi. Se può aver inciso non aver avuto in determinati ruoli i giocatori più adatti al suo sistema di gioco? Certamente sì. Ha influito e anche parecchio. E mi permetto di dire che, dopo aver seguito questa prima parte del suo cammino, e viste soprattutto le lacune che ne sono emerse, c’è a mio parere la concreta possibilità di andarle a ritoccare e correggere in sede di mercato, intervenendo là dove serve. Al contrario, cambiare il tecnico potrebbe voler dire dover ricominciare tutto da capo, con i rischi che ne conseguono, magari di buttare un altro anno. Torno a ripetere, però, che oggi è importante soprattutto cosa pensa e dice Luis Enrique riguardo a una sua permanenza, e non cosa pensano e dicono gli altri, al di là dei “vattene” o “resta” che si levano a destra e a manca. Se lui darà la sua disponibilità al mille per mille, allora sarà giusto continuare con lui. Altrimenti, e solo allora, meglio cambiare e ripartire»