In molti, scherzando ma non troppo, hanno definito il mercato che si è chiuso ieri sera “il migliore fatto da Tiago Pinto”. Scrive Gianluca Piacentini su il Corriere della Sera, Il g.m., che nelle prossime ore saluterà definitivamente la Roma, si è congedato mettendo a disposizione di De Rossi tre calciatori utili alla causa Champions - l'obiettivo da raggiungere in questa stagione per garantirsi un futuro migliore - e liberando spazio in rosa. Con Angelino, Huijsen e Baldanzi, infatti, il numero di giocatori arruolabili è cresciuto e, forse per la prima volta negli ultimi anni, i desideri tattici dell'allenatore sono stati soddisfatti. Servivano un terzino sinistro, un centrale e un vice Dybala e sono arrivati; allo stesso tempo sono partiti un difensore al rientro da un grave infortunio, Kumbulla, che aveva bisogno di giocare per riprendere la condizione in vista dell'Europeo, e un centravanti come Belotti che non trovava spazio con Mourinho e non ne avrebbe trovato di più con De Rossi. Due sacrifici intelligenti, a cui si sarebbe dovuto aggiungere quello di Celik, il cui trasferimento last minute è saltato perché Galatasaray e Marsiglia hanno fatto scelte differenti.
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Tiago Pinto, addio da top manager. La Roma è più forte
Servivano un centrale, un vice Dybala e un terzino sinistro e sono arrivati nel miglior mercato del general manager
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