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‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Non so se De Rossi continuerà con la difesa a 4”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Per Angelino manca l’accordo con il Lipsia perché la Roma vuole il diritto di riscatto e i tedeschi l’obbligo. La voglia di prendere un terzino sinistro fa capire che con De Rossi sono cambiate le priorità sul mercato. Sono cambiati anche gli scenari, adesso il nuovo mister può tornare a contare su Smalling a breve. De Rossi preferisce la difesa a 4. L’amichevole di oggi servirà solo a guadagnare soldi, sarà un allenamento per la Roma”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Con la difesa a 4 appena il Verona ha messo la seconda punta la Roma ha iniziato a soffrire. Per questo andrei molto cauto sul cambio di modulo. De Rossi non ha preso la squadra a giugno, ma l’ha presa in corsa con tanti problemi. Ha le sue idee ma dubito che le possa attuare concretamente prendendo una squadra a gennaio”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Anche prima c’era la necessità di prendere un terzino sinistro. Aspettiamo qualche altra partita per capire il modulo che userà De Rossi. Col Verona era obbligato dalle assenze. Se Mourinho per due anni ha ritenuto che la difesa a tre fosse migliore avrà avuto i suoi motivi. L’aveva messa per le caratteristiche dei giocatori”.

Ugo Trani (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo): “Se vai a parlare come arbitro anonimo perdi già di credibilità e non ha aggiunto nulla di nuovo. L’unico della Roma che parlava era Mourinho e lo hanno mandato via. Dobbiamo prendere gente abituata al nostro calcio, ma la Roma non si può permettere neanche uno come Carlos Augusto. Stanno cercando tutti ds cacciati dai club europei".

Francesco Balzani (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo): “L’unico della Roma che provava a dire qualcosa contro gli arbitri era Mourinho e lo hanno cacciato. Il Lipsia vuole l’obbligo di riscatto per Angelino, mentre la Roma chiede il diritto. È un bel terzino di spinta, ma dietro balla. È sicuramente meglio di tutti gli altri che hai a sinistra, ma non ci voleva molto".

Antonio Felici (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo): “Io dopo il 2006 non credo nella buonafede di nessuno. Se uno attua dei comportamenti per favorire una determinata squadra altera la realtà. Il Galatasaray non vuole far scattare l’obbligo di riscatto per Angelino e i club turchi hanno 6 milioni da spendere".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino- 104,5): “Angelino può essere un’opportunità. La Roma è una di quelle che ha maggiori difficoltà e deve essere pronta a sfruttare ogni occasione. Lo scambio Belotti-Ikoné sarebbe stato da zero a zero. Ikoné ha dei colpi ma è fumoso, Belotti è un centravanti che non segna mai e la Fiorentina ha problemi di gol. Può avere un senso. Per la Roma sono troppi tre centravanti se vuoi giocare con gli esterni".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino- 104,5): "Belotti-Ikoné? Forse nessuno dei due serve a Roma e Fiorentina. Per Belotti andare a fare in panchina anche a Firenze mi sembra esagerato. La Roma deve prendere un esterno ma che sappia fare l’esterno. Ikone è un giocatore confusionario, gli manca sempre uno per fare trentuno. Un’operazione per smuovere, ma dal punto di vista tecnico-tattico non vedo miglioramenti. Vincere col Verona è stato salutare, ma serve proseguire con più ottimismo. È una squadra preoccupata, si è visto nel secondo tempo. E ho notato anche una condizione fisica non ottimale. De Rossi ha una gatta da pelare non semplice. La Roma si vedrà già da Salerno per dare un giudizio sui cambi eventuali che farà DDR. La differenza sostanziale nella prima partita è stata El Shaarawy, Dybala era a 3 marce. Una ventata di serenità De Rossi l’ha portata, è certo, ma per il gioco bisogna aspettare".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): “Lo scambio Belotti-Ikoné ha una logica perché alla Roma serve un esterno, alla Fiorentina forse serve come alternativa in area ma ha le stesse caratteristiche di Beltran e Nzola. Penso che sia più un favore che si fanno le società che per necessità reale. Alla Roma serve più Ikoné che Belotti alla Fiorentina. La Salernitana è una squadra aggressiva, la Roma deve stare attenta e sfruttare le occasioni che capiteranno".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Ikone nella Fiorentina ha fatto veramente poco, non ha quasi mai inciso. In una squadra che è quarta e ha ambizioni importanti, l’idea di cederlo mi fa un po’ pensare. Sabato il Verona ha concesso degli spazi, c’è stato qualche cambio nel gioco. Pellegrini nel primo tempo ha giocato una buona partita, come El Shaarawy, ma poi hanno rischiato pesantemente. C’è da fare, ma prima del tour de force la Roma era quarta, con Atalanta e Napoli aveva giocato meglio di sabato. Dybala l’ho visto intristito, fuori dal meccanismo. Ci sono attenuanti dell’esordio, tanti infortunati. Ikone ha caratteristiche importanti, ma sbaglia quasi sempre l’ultima scelta. Negli ultimi 20 metri è buio totale. Credo che la Fiorentina voglia cambiare, ci può stare lo scambio con Belotti. Penso che nella Roma però non possa ritagliarsi neanche mezzo spazio".

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