RADIO PENSIERI’, TRANI: “Se arriva quarto De Rossi verrà sicuramente confermato”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "De Rossi è sempre senza filtri. Ha fatto un assunzione di responsabilità quando parla di una squadra forte. Se le cose dovessero andare male, qualcuno sicuramente lo attaccherà per queste parole. Lui non ha abbassato l'asticella delle aspettative in maniera molto sincera". 

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "De Rossi avrebbe accettato anche se avesse considerato questa squadra non cosi forte. Lo avrebbe fatto per amore della Roma. Era una chiamata alla quale lui non poteva dire di no. Il quarto posto resta comunque difficile da raggiungere"

Ugo Trani (Teladooiotokyo - 101,5): "Se arriva quarto non ci sono dubbi che De Rossi venga confermato. Se la Roma, però, oscilla tra il settimo e quinto posto non puoi mica aspettare se raggiunge il quarto posto. Va comunque fatta una scelta sul nuovo allenatore. Mourinho, infatti, lo aveva detto che avrebbe aspettato fino a febbraio".

Antonio Felici (Teladoiotokyo - 101,5): "De Rossi, oltre al discorso legato all'amore e all'affetto per la Roma, è venuto qui dopo aver fatto un calcolo cinico e freddo. Lui percepisce questa come una situazione straordinaria per accorciare il suo processo di crescita per diventare un grande allenatore. In questa squadra sono tanti i giocatori che non ce la fanno più fisicamente".

Francesco Balzani (Teladoiotokyo - 101,5): "In conferenza c'era un po' paura a nominare Mourinho. Anche De Rossi è andato un po' in difficoltà a parlarne. De Rossi non ha niente da perdere in questa situazione, perché se le cose non andranno bene non sarà colpa sua. Sarà colpa dei Friedkin, dei giocatori e poi ci metteranno anche Mourinho. Lui lo fa anche per la sua carriera. Io con il Verona mi aspetto subito una vittoria".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Alla fine del derby i leader della squadra hanno voluto incontrarsi tra di loro nello spogliatoio, e hanno mandato via tutti, compreso lo staff tecnico, Mourinho e Foti...e da fuori si sentivano le urla: "Non possibile che ci facciano passare come scarsi!" La cosa grave è accaduta in aereo, dopo la sconfitta di Milano. Mourinho dice alla squadra: "Mi avete fatto vergognare" , urlando e andando un po' fuori di testa. E a questo punto i giocatori si sono ribellati. Anche i big. E gli hanno detto: "Non puoi tirarti fuori, se giochiamo così male è anche colpa tua". E lì è scoppiato l'ira di Dio, tutto in presenza di Ryan Friedkin, che sceso dall'aereo ha chiamato il padre. Poi la decisione dell'esonero"

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “I giocatori voltano pagina in maniera repentina. Qualcuno magari accusa di più ma in una squadra si cambia molto velocemente. A volte restano i rapporti umani ma su 30 persone è difficile che tutti la pensino allo stesso modo. Questo fa parte del gioco. Adesso ci sono tre partite per rialzare la testa e per sistemare la classifica”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “I giocatori sono un po’ particolari. Molti dopo un minuto voltano pagina. De Rossi non deve essere amico dei giocatori: serve rispetto e deve avere distanza con i calciatori. È un lavoro che si basa molto sulla psicologia.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino- 104,5): “Il derby contava per chi lo avrebbe perso. Ho vissuto l’esperienza di De Rossi a Ferrara e lì non è riuscito a creare un rapporto positivo con i giocatori. Non erano solo sue le responsabilità. Mi auguro che trovandosi qua nel suo ambiente le cose possano andare meglio".

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