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Calcioscommese, Abete: “Domani i deferimenti”

Riguardo all’intervista concessa dal pm di Bari, Antonio Laudati, a France Football in cui il magistrato ha dichiarato, tra l’altro, che «ci sono più soldi da guadagnare con le scommesse che con la droga», il numero uno della...

Redazione

Riguardo all'intervista concessa dal pm di Bari, Antonio Laudati, a France Football in cui il magistrato ha dichiarato, tra l'altro, che «ci sono più soldi da guadagnare con le scommesse che con la droga», il numero uno della Federcalcio

ha aggiunto: «Tutte le riflessioni del dottor Laudati sono riflessioni di una persona amante dello sport e di grande equilibrio e devono essere oggetto di riflessione - le parole di Abete -. Questo tipo di reati sono sottodimensionati rispetto al danno che determinano a livello economico e sociale, non solo per il calcio, ma per il sistema Paese», ha poi concluso.

 

C'è anche Bari-Chievo, oltre a Bari-Samp e Cesena-Bari, tra le partite che tre ultrà biancorossi, con minacce, avrebbero chiesto di perdere ad alcuni calciatori del Bari

per potersi così assicurare una forte vincita con le scommesse fatte. È quanto emerge dalle indagini sul calcioscommesse della procura di Bari. Gli accertamenti dei carabinieri a carico dei tre ultrà - Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese - si sono sostanzialmente conclusi ed ora la procura sta valutando il reato da contestare. Le ipotesi più probabili sono di tentativo di estorsione oppure di violenza privata. Viene invece ritenuta poco probabile al momento - filtra in ambienti giudiziari - sia la contestazione dell'associazione mafiosa, ipotizzata in un primo momento, sia di un reato aggravato dall'aver favorito un'associazione mafiosa. Dagli accertamenti finora compiuti, infatti, non sarebbero emersi solidi collegamenti tra gli indagati e clan mafiosi baresi.

(ANSA)