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Bisoli: “Mi dispiace molto per Luis Enrique. Montella alla Roma? Evidentemente è un predestinato”

L’ex tecnico del Cesena, Pierpaolo Bisoli, al momento svincolato, è intervenuto ai microfoni di Radio Ies per dire la sua sul presente e sul futuro della squadra giallorossa.

Redazione

"L’ex tecnico del Cesena, Pierpaolo Bisoli, al momento svincolato, è intervenuto ai microfoni di Radio Ies per dire la sua sul presente e sul futuro della squadra giallorossa.

Ecco un breve stralcio della sua intervista:

Luis Enrique? “Ho visto parecchie partite della Roma, l’ho conosciuto anche personalmente. Bisognava dargli tempo, ha proposto un calcio nuovo, un nuovo tipo di gestione della squadra, ha proposto partite anche divertenti all’inizio, poi ci sono stati incontri dove hanno sofferto, ma secondo me è un allenatore che ha proposto qualcosa di nuovo. Il calcio italiano dipende dai risultati e le proposte nuove se non sono supportate da questi vengono accantonate subito. Mi dispiace, è una bravissima persona”.

Sulla società. “E’ stata esemplare, è stata una vera società, Baldini e Sabatini hanno dimostrato di appoggiare l’allenatore. Evidentemente lo stress accumulato lo ha portato con grande signorilità al suo abbandono. Mi dispiace che non si sia sentito di andare avanti un altro anno”.

C’è una pazienza differente verso gli stranieri? “Può essere che le persone che giudicavano il lavoro di Luis Enrique lo facevano in un modo e il mio in un altro. Io ho fatto un buon lavoro e poi la squadra lo ha dimostrato. E’ anche difficile giudicare un allenatore nuovo dopo sole quattro partite. La società Roma ha fatto benissimo a supportarlo fino alla fine. Poi si tireranno le conclusioni. A Roma c’è una pressione ampliata alla massima potenza”.

Montella? “Ha fatto una stagione bellissima, è chiaro che mi viene da dire che chi è andato a Catania ha fatto sempre benissimo. C’è un ambiente dove si può lavorare, anche se lui ha portato un calcio aggressivo e fatto di possesso palla. Di gavetta ne ha fatta poca, ma evidentemente ci sono anche dei predestinati e lui è uno di questi. Ha fatto benissimo quest’anno, ma a Roma il compito sarà molto più difficile che a Catania”.

Su De Rossi a Bergamo? “Le regole sono le regole. Nel calcio sono importanti se si vuole arrivare da qualche parte. Vanno rispettate. La Juventus ha avuto voglia di vincere e le regole che voleva Conte erano sposate dal presidente all’ultimo dei magazzinieri. Io non voglio giudicare Luis Enrique, ma sono contento quando un allenatore fa rispettare le proprie regole”.

Calcioscommesse? “Grande amarezza. Queste cose mi toccano perchè sono molto amante di questo sport sia da giocatore che da allenatore. Un pizzico di contentezza sta nel fatto che la mia squadra nei due anni in A non è mai stata toccata”.