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Smalling, oltre 100 giorni senza te: con lo Zorya il ritorno del Paziente inglese

Smalling, oltre 100 giorni senza te: con lo Zorya il ritorno del Paziente inglese - immagine 1

L’ex Manchester United nelle ultime due stagioni è diventato un caso. Una serie di infortuni hanno limitato le presenze del centrale inglese che aveva fatto innamorare la piazza nella stagione 2019/2020

Redazione

L’Attesa, non la poesia di Pirandello, è per definizione il tempo in cui si aspetta un qualcosa. Nel caso dei tifosi romanisti attendere il ritorno di Chris Smalling è diventata una non piacevole abitudine. Tocca allo Zorya, domani sera in Conference, fare probabilmente da sparring partner per il ritorno del difensore dal primo minuto. L’ennesimo ritorno, di nuovo a dita incrociate. Dalla trattativa conclusa all’ultimo istante nell’estate del 2020 (quando venne pagato 20 milioni, bonus compresi) è passato diverso tempo e si sono susseguiti diversi problemi fisici che hanno costretto Mourinho a fare a meno di lui.

I due si erano già incontrati in carriera e in estate sono state diverse le dichiarazioni di stima verso il mister: "Mi ha scelto come capitano in finale di Europa League e abbiamo vinto assieme. E' perfetto per portare trofei". I vari infortuni di alcuni elementi della rosa, in particolar modo i terzini, hanno porta ad un cambio di modulo. La difesa a 3 che ad inizio anno non era prevista adesso potrebbe diventare una costante e la Roma ha bisogno del miglior Smalling. Quest’anno a causa del doppio infortunio al flessore della coscia, prima il destro e poi il sinistro, ha saltato già 11 partite. Il centrale inglese per risolvere i problemi è recentemente volato a Londra insieme al medico della squadra Manara, per avere un’idea più chiara del quadro clinico del calciatore grazie ad una consulenza esterna. Lo scorso anno un medico spagnolo esperto di infiammazioni muscolari è stato utilizzato per aiutare Smalling nel recupero.

Smalling, oltre 100 giorni senza te: con lo Zorya il ritorno del Paziente inglese- immagine 2

Ma con Smalling in campo è un’altra difesa

Smalling ad oggi non garantisce una serie di partite consecutive, la passata stagione tra infortuni al ginocchio e altri problemi muscolari è stato fermo 137 giorni saltando 30 partite complessive. Praticamente una stagione intera. I numeri del primo anno sono lontanissimi, 37 partite giocate con delle statistiche strabilianti. Il 70% dei duelli aerei vinti è solo il dato più clamoroso di una grande stagione condita anche da 3 gol. L’importanza del recupero del centrale è certificata dal numero di clean sheet, nelle prime 14 presenze dell’inglese nella stagione 19/20 la percentuale della porta inviolata era del 42%, senza di lui è scesa al 14%. Da non sottovalutare il dato dei gol subiti dalla Roma quest’anno, la terza peggior partenza della carriera di Josè Mourinho. Prima di Marassi l’ultima gara senza concedere reti agli avversari coincide proprio con la presenza di Smalling in campo dal primo minuto. Un caso? Forse no. Ora diventi un’abitudine per il vegano mettere in fila almeno 10 partite.

Daniele Aloisi