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Mourinho: “Non mi fido dell’arbitro, odio Berardi. Sfortunato chi ci trova in Europa”

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Il tecnico portoghese ha risposto alle domande dei cronisti alla viglia del match contro i neroverdi: "Non farò mai i nomi di chi non mi è piaciuto a Ginevra. Dobbiamo essere meno superficiali. Possiamo lottare per il 4-5 posto"
Redazione

Dopo la delusione in Europa, la Roma si rituffa nel campionato con il Sassuolo che attende i giallorossi al "Mapei" domenica sera. La squadra di Mourinho deve subito reagire dopo l'1-1 con il Servette e continuare la sua rincorsa verso un piazzamento Champions. Il tecnico portoghese, ha risposto alle domande dei cronisti presenti a Trigoria, nella consueta conferenza stampa della vigilia

Partirei dalla componente mentale. "Nello sport individuale sei da solo e quando sei da solo non puoi condividere responsabilità. Magari per questo mi piace tanto il tennis perché c'è bisogno di coraggio e personalità. Dopo quando perdi non puoi guardare intorno e dare le colpe a nessuno. Di quello che ho letto, è perdita di tempo se io dico il nome di qualche giocatore a cui mi riferivo giovedì. Questo non sono io. Internamente sì, oggi ho avuto una buona conversazione con i giocatori. Quanto più è positivo il rapporto che tu hai con una persona, più è confortante nel dire le cose brutto. Quando c'è empatia e amore è molto più facile tornare alla situazione normale. Ho detto le cose che penso e continuo a pensarlo. Il rapporto è molto buono e questo ci fa stare bene, andando a Sassuolo per prendere il risultato in una partita che per diversi motivi in questo momento non mi conforta molto".

Che insidie nasconde il Sassuolo? "La prima insidia è il Sassuolo perché ha un'ottima squadra, un grande allenatore un bel progetto per quello che vogliono loro. Una squadra che gioca 38-41 partite a stagione e che è una settimana che si prepara per questa gara e arriverà sicuramente al top. La prima situazione è questa con tutte le difficoltà che abbiamo sempre contro di loro. Mi preoccupa anche l'arbitro perché lo abbiamo avuto tre volte come quarto arbitro e la sensazione è che non ha la stabilità emozionale per una partita di questo livello. Non è solo Sassuolo-Roma, siamo a tre punti dal quarto posto ed è una partita super importante per noi. Il profilo dell'arbitro, secondo me, non mi lascia tranquillo così come il Var. È un arbitro con il quale abbiamo sempre avuto sfortuna. Abbiamo un giocatore avversario come Berardi che è un giocatore fantastico, lo amo, ma bisogna avere più rispetto per gli avversari e per il gioco. È troppo quello che fa per fermare il gioco, prendendo gialli, rigore inesistenti. Io lo amo e lo odio. Quel profilo di comportamento in campo, se fosse stato un giocatore mio, avrebbe avuto dei problemi"

Come si porta questa squadra al livello successo, con una continuità? "Sicuramente non girerò la testa dall'altra parte. L'ho detto anche oggi ai giocatori se vogliamo avere l'ambizione di voler qualcosa in più è questo tipo di profilo qua che ci fa stare in una zona di confort, una zona che a qualcuno piace, ma a me no. Mi darebbe più adrenalina giocare con una squadra che deve salvarsi piuttosto che stare in una situazione di tranquillità che ad altri allenatori piace. L'ho detto ai ragazzi, dobbiamo alzare il tono. Dobbiamo avere meno superficialità, questo sarebbe sufficiente. Ho vinto campionato con il Real Madrid con 100 punti e perso lo stesso con 93 punti, in una lotta con il Barcellona. Questo è duro, dover vincere ogni partita. Noi non abbiamo bisogno di vincere tutte le partite, perché non abbiamo il potenziale per farlo. Non abbiamo il potenziale per lottare contro Juventus e Inter per il campionato, ma ce l'abbiamo per lottare e giocarci il 4-5 posto. Dobbiamo alzare il tono e questa è la mia esigenza con la squadra. Non so se ci riesco solo con le parole o anche con il lavoro di campo. Io lavoro di più con quelli che non giocano, rispetto a quelli che giocano. Cristante che gioca e riposa, non lavora mai con noi. Vediamo se domani riusciamo a migliorare questo aspetto. Poi giochiamo con la Fiorentina e abbiamo una settimana piena per lavorare".

Si aspetta un atteggiamento simile a quello di Karsdorp dopo la gara con il Sassuolo dello scorso anno? "Possiamo parlare di Karsdorp perché stiamo parlando di gente che entra dalla panchina e non entra con quella motivazione lì. La stessa cosa che successe con Karsdorp. Siamo stati ai limiti del divorzio, poi l'empatia e il buon rapporto ci ha fatto tornare indietro e abbiamo un buon rapporto. Domani gioca. Ha le sue cose positiva, ma anche le sue debolezza. Non ha giocato l'ultima gara ed è fresco. Parlare della panchina significa anche parlare dei cambi contro l'Udinese che hanno vinto la partita. Nell'ultima partita i cambi non hanno migliorato la partita, ma non abbiamo pareggiato per loro. Anche io con qualche decisione sbagliata, non nei cambi, ma nella squadra che ha iniziato la partita magari ho messo una squadra che non aveva una compattezza sufficiente".

Qual è il potenziale della Roma? questi giocatori sono sufficienti o a gennaio bisogna fare di più per migliorare? "In condizioni ideali ovviamente mi piacerebbe avere più opzioni e più qualità, ma non voglio essere interpretato negativamente. Conosco la nostra situazione, penso infatti che siamo sottovalutati per quello che abbiamo fatto come club, giocatori, proprietà, e staff tecnico. Siamo riusciti a fare cose importanti e stare lì con squadre che hanno altro potenziale. La mia squadra senza infortuni può lottare, però senza Smalling è dura, senza di lui una partita è dura, tre mesi e metti due in più. Perché Se lui non rientra entro la fine dell'anno solare, lui salta 68 allenamenti. Uno che non fa 68 allenamenti anche se torna il 31 dicembre, torna a fare che? A giocare? Ad allenarsi. E non è che in due giorni recuperi il livello, serve tempo. Quando vedete Kumbulla lì è perché voi vedete 15' di allenamento. Riscaldamento, passaggi e poi è fuori. Kumbulla e Smalling sono fuori, Ndicka è venuto qua e Tiago ha fatto molto bene. Mi ha detto: "Mister, è perfetto per panchina e per crescere con te", è diventato titolare ogni partita per la situazione. Siamo in difficoltà, gioca Cristante e poi non è davanti. Mentalmente sono oltre questo o quel nome, sono in una direzione per cui ogni gara sono questi e andiamo con questi e cerchiamo di fare il meglio. Senza lamentarsi, sono molto più positivo di prima, gioca chi deve giocare. Ndicka a gennaio andrà via, Mancini prenderà un giallo e salterà la Fiorentina e noi andiamo avanti con forza"

Per gennaio non si potrà far nulla in difesa? "La situazione è complessa, con il financial fair play c'è il rischio che prendi un giocatore e poi non può giocare in Europa o devi toglierne un altro. Se mi arriva la possibilità di avere una finestrina per fare qualcosa sarò molto contento e felice di poter fare qualcosa di positivo per la squadra, se non è possibile non è possibile e andiamo con tutto. Prima di finire, dico una cosa che mi ha detto un mio amico. 'Tu sai chi è sfortunato con il secondo posto nel girone? La squadra di Champions che deve giocare contro di noi".

https://soundcloud.com/forzaroma/sassuolo-roma-la-conferenza-stampa-di-mourinho-1

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