Tommaso Baldanzi è un nuovo giocatore della Roma. Il centrocampista offensivo, a lungo seguito da Tiago Pinto, approda nella Capitale a titolo definitivo per una cifra complessiva di 15 milioni: 10 di questi versati subito nelle casse dei toscani, 5 di bonus matureranno in un secondo momento. L'Empoli, dopo aver cercato di resistere alle avance giallorosse ha mollato la presa, mantenendo però il 20% sulla futura rivendita. De Rossi trova nel suo arco un giovane talento dotato di grande fantasia ed estro che andrà ad arricchire una squadra bisognosa di una maggiore qualità in mezzo al campo. Il classe 2003 è pronto a tuffarsi nella sua nuova avventura e al suo fianco avrà proprio Paulo Dybala, quel giocatore a cui è spesso stato paragonato e da cui prendere ispirazione.
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Roma, ecco Baldanzi: il ‘piccolo grande Buddha’ che si ispira a Dybala
"Il piccolo grande Buddha" che ha fatto innamorare Empoli
—Tommaso Baldanzi nasce a Poggibonsi il 23 marzo del 2003 e sin da piccolino ha fatto capire subito di che pasta è fatto. La sua capacità nel tocco palla lo ha immediatamente messo in evidenza rispetto ai suoi coetanei tanto che l'Empoli, all'età di 8 anni, lo porta nella sua scuderia prelevandolo dal Castelfiorentino. Con la maglia azzurra dei toscani, Tommaso prende definitivamente il volo. Il debutto tra i professionisti arriva a 17 anni, in un match di Coppa Italia contro il Benevento nell'ottobre del 2020. In quella stessa stagione, porta a casa anche lo scudetto Primavera da protagonista, vincendo il premio come migliore del torneo. Son ben 14 i gol e 11 gli assist che caratterizzano un'annata da ricordare. È proprio in questo periodo che l'allora allenatore della Primavera, Antonio Buscé, gli attribuisce il soprannome di "piccolo grande Buddha". E la motivazione è presto spiegata: "Mi chiama così perché lì in mezzo facevo impazzire i difensori, mi ha sempre detto di divertirmi”.
L'esordio in Serie A e il Mondiale Under 20: il giovane talento stupisce tutti
—Ormai è fuori discussione. Baldanzi è pronto al grande salto. Il suo debutto tra i grandi della Serie A, arriva il 22 maggio 2022 nella sfida all'Atalanta dell'ultima giornata. Saranno solo 17 i minuti in campo, ma dalla stagione successiva Tommaso si prende il palcoscenico del suo "Castellani". Per la gioia del gol non tocca aspettare parecchio. Contro il Verona, alla quarta di campionato, la sua rete sblocca il punteggio e consacra la nascita di una nuova stella. Questo è l'anno della svolta che culmina nella vittoria del "Meazza" contro l'Inter. Il gol segnato dopo 2' dal suo ingresso permette all'Empoli di battere i nerazzurri 19 anni dopo l'ultima volta. In estate c'è anche la convocazione del ct Nunziata per prendere parte ai Mondiali Under 20 con la Nazionale azzurra. Il cammino dell'Italia è impressionante e si ferma solamente in finale contro l'Uruguay. Baldanzi non salta neanche una partita e metta in scena il meglio del suo repertorio, facendo registrare 2 gol e 2 assist in tutta la competizione.
Piccolo sì, ma quanta tecnica: la maturazione di Baldanzi tra alti e bassi
—Tommaso Baldanzi è alto solamente 1.70 e quando è in campo sembra quasi sul punto di soccombere, ostacolato dalla fisicità degli avversari. Quando ha il pallone tra i piedi la musica cambia. Con l'Empoli ha ricoperto più ruoli, dal trequartista, al centrocampista offensivo, passando per la posizione d'ala. Tutti sono stati svolti con ottimi risultati. Ciò che risalta più agli occhi è la sua tecnica negli spazi stretti, la capacità di liberarsi dell'avversario con una buona proprietà di palleggio e la qualità di essere ambidestro. Data la sua struttura fisica, sono in molti a vedere in lui le movenze di un funambolo. In questa prima parte di stagione, però, sono iniziati i primi problemi. Solo un gol realizzato finora, proprio nell'ultima giornata contro la Juventus e anche diversi acciacchi fisici che lo hanno costretto a rimanere ai box per diverse partite. Chissà che le insistenti voci di mercato non l'abbiano messo a dura prova. Fatto sta che adesso Baldanzi dovrà dimostrare di essere pronto anche alle pressioni di una piazza esigente come Roma.
Il paragone con Dybala e quel tatuaggio dedicato al nonno
—A Roma incontrerà tanti campioni. Dallo zoccolo duro della Nazionale di Spalletti (Mancini, Cristante, Pellegrini) a Lukaku e Dybala. Con la Joya c'è un rapporto particolare. Lo scorso anno, infatti, Baldanzi è stato spesso paragonato al talento argentino. Un confronto senza dubbio scomodo che lo stesso Tommaso ha provato a smorzare: Dybala lo ammiro perché è un gran giocatore. Se è quello a cui assomiglio di più? In una scala da uno a dieci forse lui è dieci e io non sono ancora nella scala. Sicuramente è un giocatore a cui mi ispiro perché occupa la mia stessa posizione e abbiamo delle movenze abbastanza simili". Ora se lo ritroverà da compagno di squadra e Paulo potrà essere sicuramente un importante tassello per proseguire nel percorso di crescita. Fuori dal campo, invece, Tommaso si è spesso definito come una persona molto tranquilla e fortemente attaccata alla famiglia. Il padre e la madre lavorano al mercato di Siena e hanno cercato di insegnargli il reale significato della parola sacrificio. La sua passione per il calcio, però, la si deve tutta al nonno a cui ha dedicato anche un tatuaggio sul braccio sinistro: loro due insieme e la maglia numero 10 sulle spalle.
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